Ape
Le Api sono degli insetti particolarmente complessi da descrivere in
quanto esistono 2 specie differenti: gli apidi, ovvero quelli che vivono
in uno struttura “sociale”, e le api solitarie. Sono
classificate, opportunisticamente, come insetti utili in quanto
producono il miele alimento predato in natura da insetti, uccelli e
mammiferi e fra questi l'uomo che per utilizzarlo meglio riduce in semi
cattività le api costruendo degli alveari, ossia luoghi (nella maggior
parte dei casi piccole casette - cassette -con scomparti interni di
legno) che ospitino le arnie delle api. Questi "allevamenti" di api
praticati fin dall'antichità sono codificati come
apicultura.
Tra quelle sociali, ovvero quelle conosciute in maniera più comune,
ricordiamo 4 varianti: quella Florea, quella Dorsata, Cerana e
Mellifera.
In Europa è presente principalmente quella mellifera.
L’ape sociale vive in società. Le “città” di questi insetti variano
dalle 20000 e 70000 unità, comandate da una “madre”, l’ape regina.
Nella società dell’alveare esistono 2 sole classi sociali in cui vengono
divisi gli insetti sulla base del lavoro: la casta degli operai,
composta principalmente da api femmine fondamentalmente sterili, e
quella dei riproduttori, di cui fanno parte l’ape regina e i fuchi,
ovvero gli insetti di sesso maschile.
La “città” delle api è detta alveare, composto da strati di cera e
diviso in celle in cui vengono poste le varie uova che porteranno alla
nascita degli insetti.
In natura alcuni dei posti preferiti per inserire l’alveare sono i
tronchi cavi o rami particolarmente alti degli alberi.
Le api operaie hanno il ruolo di procurare il polline, propoli e acqua,
oltre a tenere pulito l’alveare e la nutrizione delle larve. In inverno
restano spesso nell’alveare per mantenere la temperatura intorno ai 30
gradi. In caso di necessità, magari per una momentanea assenza della
regina, le api operaie possono deporre delle uova, anche se in quantità
limitata.
I riproduttori lavorano per permettere alla specie di sopravvivere.
Il sesso e il ruolo dell’insetto all’interno dell’alveare viene deciso
fin dalla deposizione dell’uovo.
Ricordiamo che le fasi dell’esistenza di un’ape sono: uovo, larva, pupa
e ape adulta.
Le future regine vengono nutrite, una volta dopo la schiusa, con la
gelatina reale (conosciuta ai più come "pappa reale"), mentre la dieta
delle operaie è composta da polline e miele.
I Fuchi, invece, nascono da partenogenesi arrentoca, ovvero le uova che
contengono questi insetti non vengono fecondate.
I Fuchi sono gli insetti più grandi ma anche quelli con la vita più
breve di quelli all’interno dell’alveare.
Innanzitutto quelli che si accoppiano con l’ape regina muoiono a causa
della rottura dell’endofallo.
In ogni caso alla fine dell’estate, quando la stagione si fa fredda, i
fuchi vengono cacciati dalle operaie dall’alveare, costringendoli così
alla morte.
Questo avviene perché gli insetti maschi, all’interno della vita
dell’alveare, hanno principalmente un ruolo parassitario, in quanto non
sono dotati né di pungiglione né tanto meno hanno organi atti alla
raccolta del polline.
Le operaie possono vivere fino a circa 6 mesi in inverno ed un mese e
mezzo, a causa del grande lavoro, durante la stagione estiva. La regina,
l’insetto più grande che vive nell’alveare (può raggiungere la grandezza
di 2 cm), ha una speranza massima dell’esistenza intorno ai 5 anni.
La lunga durata della vita della regina è da collegare al fatto che, se
non nasce una nuova regina, l’alveare rischia di morire completamente,
non esistendo nessun elemento che, nel lungo periodo, possa garantire la
prosecuzione della specie.
Un’altra causa di morte delle api è la puntura. Infatti, dopo aver
colpito un altro animale con il proprio pungiglione, l’insetto perde
questa propaggine e muore.
Sono solo le operaie quelle che hanno il pungiglione e che quindi sono
atte alla difesa dai nemici.
La puntura di un’ape è spesso pericolosa, dato che rilascia una sostanza
venefica: se si è allergici basta infatti una sola puntura per rischiare
la vita. Per una persona “normale”, ovvero non allergica, l’effetto del
veleno delle api potrebbe divenire letale solamente dopo un centinaio di
punture.
In generale la struttura del corpo delle api è possibile dividerla in 3
parti: la testa, il torace e l’addome. Nel torace troviamo le zampe
dell’insetto, che sono 6, oltre a 2 ali.
Le operaie hanno tra loro una particolare comunicazione la "danza delle
api", si tratta di una serie di figure disegnate dal movimento dell'ape
esploratrice, camminando, ronzando, dimenando il corpo e muovendo le ali
che permette alle compagne di capire il messaggio che di solito consiste
nella posizione e nella distanza di un campo di fiori ove raccogliere il
polline. Tramite l’emanazione di ferormoni permettono di indicare il
rischio di un attacco dell’alveare e la presenza di un nemico facendo
accorrere tutte contro la minaccia.
Per quanto riguarda l’individuazione del cibo, se questo è molto vicino
basta che l’ape arrivi profumata della pianta trovata. Se è maggiormente
distante è necessario che l’operaia faccia una danza codificata in cui
passa le informazioni alle sue colleghe.
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