Balene
Le balene fanno parte della
famiglia dei cetacei che a loro volta si dividono in Misticeti e Odontoceti.
Sono misticeti le balenottere,
le megattere e le balene nere.
Sono odontoceti i delfini, i
capodogli e le orche.
Le due specie si differenziano
perché primi, i misticeti, hanno i fanoni e possiedono due orifizi nello
sfiatatoio che, situato nella parte superiore del capo del cetaceo, permette
loro la respirazione.
I secondi, gli odontoceti,
invece, possiedono i denti al posto dei fanoni e lo sfiatatoio è costituito da
un solo orifizio
Le balene sono i più grandi
animali che vivono nel mare. Fra loro la balenottera azzurra è il più grande,
potendo arrivare fino ai 30 metri di lunghezza per un peso che si può aggirare
intorno alle 180 tonnellate.
Le balene sono dei mammiferi
che allattano e respirano con i polmoni adattandosi a vivere nel mare
modificando la loro struttura per una piena compatibilità con l’ambiente
acquatico. Inoltre riescono a mantenere una temperatura costante possedendo
sotto la pelle un notevole strato di grasso che gli permette di adeguarsi alle
variazioni di temperatura.
La loro alimentazione è per i
misticeti a base di plancton che è formato da diversi elementi: alghe, piccoli
crostacei, krill, mentre i misticeti si cibano di pesci, crostacei e anche
uccelli e mammiferi compatibilmente con le loro dimensioni e la loro indole.
Le balene si differenziano
dagli altri abitanti del mare, anche per il loro modo di dormire, difatti le
balene non perdono mai coscienza e anche se riposano 8 ore al giorno, riescono
ad addormentare un solo emisfero cerebrale a volta, questo perché hanno bisogno
di respirare, quindi non possono cadere in una forma di incoscienza perché
devono risalire a respirare. Hanno una grande capacità di resistenza, riescono a
stare in immersione anche due ore senza prendere aria.
Il problema del pericolo di
estinzione di questi grossi cetacei, dipende da diversi fattori.
Nel secolo scorso la caccia
indiscriminata a tutte le balene era fatta per ricavare carne o altri elementi
perché delle balene si è sempre utilizzato tutto. Si utilizzava l’olio, il
grasso i fanoni che servivano come stecche per i busti, addirittura dallo
stomaco si estraeva una sostanza, la cosiddetta ambra grigia, che serviva a fare
i profumi. Questo fino al 1986, quando la caccia a questi cetacei è stata
vietata. Oggi sono poche le nazioni che ancora possono cacciare le balene:
Giappone, Islanda, Norvegia e gli stati del nord America Canada, Siberia e
Alaska.
Il grosso problema oggi, viene
invece dai sonar delle navi e dai vari test sismici usati per rilevare
giacimenti sottomarini di petrolio o di gas. Questi causano vari danni al
sistema di ecolocazione delle balene; si tratta di un sistema di ultrasuoni
emesso da questi cetacei, che permette di “vedere” anche nelle profondità marine
dove c’è pochissima visibilità. Il sistema si basa sullo stesso principio dei
sonar dei sottomarini che permette di localizzare gli oggetti o orientarsi nelle
profondità marine. Purtroppo la frequenza dei sonar delle navi e dei sottomarini
altera quello dei cetacei che perdono il senso dell’orientamento, per questo
molte balene spiaggiano, inoltre i test nucleari e altri eventi sismici
subacquei di grande rilevanza causano vari danni fisici, oltre a danneggiare
l’udito, a questi bellissimi ed intelligenti animali.
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