Carpa
cyprinus carpio
È un
pesce teleosteo che vive in acqua dolce (cyprinus carpio), appartenente
alla famiglia dei Ciprinidi. In inglese è conosciuta come Carp e in
alcune regioni le viene assegnato un nome dialettale (ad esempio in
Romagna è conosciuta come Goba). Il luogo di origine di questo pesce è
l'Asia minore, la Persia (regione dell’attuale stato dell’Iran) e la
Cina, da dove è stato diffuso anche in Europa. Non essendo molto
pregiata come razza, rispetto ad altre specie, la carpa comunque
costituisce un buon alimento. Inoltre, per la sua grande capacità
riproduttiva è molto diffusa negli allevamenti. In genere raggiunge una
lunghezza di circa 50-60 cm e un peso variabile tra i 2 e i 35 kg;
alcuni esemplari però possono raggiungere una lunghezza di 1,20 m e un
peso di 40 kg.
Ha un
ciclo vitale molto esteso; può addirittura raggiungere anche i 100
anni di età.
Udito
e vista sono molto sviluppati, ma anche l’olfatto non è da meno; ha le
narici situate davanti gli occhi.
Morfologicamente, ha un corpo allungato di forma ovaloide; presenta un
dorso curvo verso l’esterno ed ha una bocca (fornita di quattro barbigli
carnosi disposti a coppia per ogni lato della bocca), che può muovere in
fuori o in avanti (protrattile).
Presenta una pinna dorsale lunga rispetto alle altre e una coda forcuta;
la colorazione bruno-verdastra spicca sulla sua livrea mentre riflessi
bronzei ricoprono il dorso e i fianchi; infine, una tonalità giallastra
sul ventre, completa la composizione cromatica della carpa.
È un
pesce onnivoro e la triturazione del cibo non è dovuta alla sua bocca
(sprovvista di denti) ma bensì alla sua faringe. Essa è fornita di
piccole formazioni ossee, disposte su tre file, che si occupano di
trattare gli alimenti (vegetali freschi e a volte avannotti e girini).
La
carpa è solita vivere in acque stagnanti o a lento corso, ad una
temperatura di 15-20 °C; essa predilige acque ferme o correnti moderate
con fondi melmosi e vegetazione molto sviluppata.
D'
inverno, specialmente se la temperatura scende sotto i 10 °C, questo
pesce tende a rimanere immobile sul fondo e a non nutrirsi. Di
conseguenza, in questo periodo si registra un arresto della sua
crescita.
Il
tragitto che esegue per spostarsi è sempre lo stesso; quindi una volta
individuato, è molto facile catturarla.
Esistono diverse varietà di carpe: la carpa a specchio, caratterizzata
da squame molto più grandi e splendenti di quelle normali, disposte in
2-3 file laterali; la carpa cuoio o nuda, sprovvista di squame; la carpa
dorata nata da selezioni in Giappone (hig-goi); la carpa fully scaled
mirror, specie molto rara provvista di grosse squame; la linear carp che
è la variante di quella specchio mentre la carpa erbivora, o Amur (nome
del fiume dell’Asia Orientale da cui proviene), è una specie
indipendente dalle altre.
Le
regioni italiane dove è diffuso l'allevamento di carpe, sono le
seguenti: Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna; si ipotizza
l’introduzione nelle acque italiane intorno all’epoca romana.
La sua
presenza è molto frequente nel Po (precisamente nei suoi affluenti) e in
corsi d’acqua posti in prossimità della pianura; è presente (grazie alla
sua elevata capacità riproduttiva) in alcuni fiumi e laghi degli
Appennini.
In
particolare, le varietà a specchio sono allevate in stagni artificiali,
in risaie e nei canali di bonifica.
Questa
specie frutta circa 2 quintali di carpe per ettaro di terreno. Inoltre
la loro presenza è molto utile nelle risaie, perché distruggono animali
e vegetali dannosi per la crescita del riso. In passato, le risaie,
venivano usate come luogo di allevamento, per esigenze alimentari;
mentre ora, la carpicoltura è dedita soprattutto al ripopolamento della
specie.
Uno
stabilimento di carpicoltura, comprende uno stagno per l'accoppiamento
non molto profondo; in giugno vi si introducono le femmine, le quali vi
depongono le uova, e un numero doppio di esemplari maschili.
Dopo
4-6 giorni dall'incubazione, dalle uova nascono gli avannotti;
quest'ultimi vengono successivamente posti in altri stagni (denominati
di prima e di seconda estate) e allevati con plancton. Le carpe di 2
anni vengono poste in stagni di stabulazione; qui vi rimangono fino alla
terza estate. La raccolta delle carpe adulte è molto semplice: in
inverno si prosciuga lo stagno e si catturano o a mani nude o con
piccole reti. I raccoglitori, non incontrano resistenza perché le basse
temperature rendono inermi e intorpidite le carpe adulte.
E’ una
specie molto ricercata nell’ ambito della pesca sportiva; non per la sua
carne (non molto pregiata) ma bensì per le sue mastodontiche dimensioni
e per la sua eroica resistenza agli ami degli agguerriti pescatori.
Una
tecnica molto usata, per questo tipo di pesce, è il carpfishing; è il
nome particolare che assume la pesca di fondo per la cattura delle
carpe. Con questa tecnica, sono molte le esche usate, tra cui la polenta
e le boilies. La polenta in questione, è simile a quella usata in campo
culinario, ma non è la stessa; quella per la pesca, ha qualche additivo
in più. Inoltre, ogni buon pescatore che si rispetti, aggiunge un
particolare ingrediente oltre alla farina di mais (esempio o miele o
liquore).
Si
aggiunge alla polenta, della farina bianca, in modo che regga
maggiormente l’amo; tale farina, va buttata per prima nella pentola
d’acqua bollente e poi di volta in volta, le si aggiunge la farina di
mais. Appena diventato l’impasto gommoso, lo si fa raffreddare.
Le
boilies, sono degli inneschi sferici contenenti vari tipi di farina; il
loro nome deriva dal processo di bollitura a cui sono sottoposte, dopo
essere state impastate con uova. La loro durezza, permettono alle
boilies, di resistere in acqua oltre le 24 ore; cosa impensabile con
l’uso della polenta (che si sfaldava). Si distinguono due tipi di
boilies: le Readymade (realizzate in serie industriale e in vari gusti e
odori) e le Selfmade (che sono realizzate dal pescatore a suo
piacimento).
Il
principio di funzionamento delle boilies è quello di sfruttare l’odore e
sapore per attirare la carpa; esse sono gettate a qualche cm dall’amo
(quindi non si utilizzano insieme ad esso) qualche giorno prima dell’
effettiva pesca; questo per abituare la preda al gusto e odore. In
questo modo si può pescare qualsiasi tipo di carpa.
Il
carpfishing è molto particolare come tecnica di pesca; lo scopo è la
cattura del pesce, ma non la sua uccisione; una volta catturati, vengono
fotografati come trofei e poi rilasciati. Il carpfishing è stato il
promotore della tecnica catch and release conosciuta anche come no-kill.
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