Falco Grillaio
Il Falco Naumanni, noto anche come Grillaio a causa della sua dieta a
base di insetti, è uno tra i principali rapaci che emigrano in Italia
durante il periodo primavera estate.
Era solito emigrare in regioni del Sud dell’Italia e dell’Europa,
principalmente, nel nostro Paese, si reca in Basilicata ed in Puglia.
Recentemente una colonia di questi volatili è sita anche in Emilia -
Romagna. La scelta “classica” del volatile, ovvero di migrare in Puglia
e Basilicata, risiede nel fatto che, nelle costruzioni tipiche delle
Murge, i Trulli, i Grillai tendono a trovare dei luoghi ideali per
nidificare.
È un animale che risulta essere, da un punto di vista morfologico, molto
simile, quasi irriconoscibile, con un altro rapace, il Gheppio.
Il Grillaio si reca in Italia principalmente per la riproduzione.
Immediatamente dopo la nidificazione, nel periodo tra aprile e maggio,
inizia principalmente il lavoro per la nascita delle nuove generazioni.
L’uovo, per schiudersi, impiega circa un mese. I piccoli di Grillaio
nascono solitamente intorno a giugno - luglio e restano sul territorio
italiano fino a quando non riescono a volare autonomamente, ovvero per
fine agosto - settembre.
Per il periodo invernale questi rapaci si recano nell’Africa
Subsahariana. Questo viaggio può arrivare fino in Sud Africa, al Capo di
Buona Speranza.
Solitamente gli esemplari più grandi, una volta tornati in Italia,
tendono a ritornare nello stesso luogo di nidificazione dell’anno
precedente. Solo i più giovani, ovvero quelli nati l’estate precedente,
tendono a cercarsi un luogo “nuovo” dove creare il proprio nido.
Ricordiamo che in ogni caso i Grillai tendono a vivere in colonie
abbastanza numerose, quindi spesso si trovano veri e propri “villaggi”
di questo animale.
Parliamo di villaggi perché, da ricerche effettuate su alcune colonie,
si è verificato che spesso per muoversi alla ricerca di cibo i più
giovani esemplari seguono i rapaci più anziani.
L’habitat in cui vive il Grillaio varia ovviamente al periodo dell’anno
e al luogo in cui si trova. Nella stagione invernale tende a muoversi
all’interno della savana.
In quella estiva si muove in ampi terreni aperti, ricoperti da una flora
bassa e composta da erbe e arbusti, spesso divisi da terreni brulli.
Da un punto di vista morfologico maschio adulto ha un’apertura alare di
circa 70 centimetri, mentre la lunghezza, di media, è di 30 centimetri.
Le femmine, come gli esemplari più giovani sono davvero facilmente
confondibili coni il Gheppio, una tra le principali differenze riguarda
l’apertura alare, minore nel Grillaio rispetto al suo parente stretto.
Altro particolare che distingue i due animali sono gli artigli, nero per
il Gheppio e tendente al bianco nel Grillaio.
Il Grillaio, non avendo una forza eccessiva nel becco e negli artigli,
concentra la sua alimentazione su insetti invertebrati come appunto
grilli, cavallette e coleotteri.
Ricordiamo che il Grillaio fa parte delle specie protette dalla
Direttiva Habitat dell’UE, soprattutto perché, tra gli anni ’80 e ’90
del Novecento hanno subito una brusca diminuzione del livello di
popolazione, soprattutto a causa dei pesticidi.
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