TASSO
Tipico mammifero della macchia mediterranea, ma diffuso anche in molti
altri climi, il tasso caratterizza gran parte degli ecosistemi boschivi
europei.
È un mammifero scavatore molto legato al nucleo familiare, ed essendo
questo il gruppo più nutrito in cui si riunisce, nonostante le sue
spiccate attitudini sociali, non si può definire un’animale da branco.
Fortemente sedentario, non si allontana mai più di tanto dalla tana e
dal territorio ad essa circostante per le sue attività.
La sua abitazione si sviluppa alcuni metri sotto terra in una complessa
rete di gallerie e camere specializzate: quelle adibite ad ospitare i
cuccioli sono imbottite di muschio ed erba per essere più comode e
calde, altre sono utilizzate come veri e propri “bagni” dove lasciano i
propri escrementi quando non possono espletarli all’aperto.
Grazie ai vari cunicoli di cui è composta la tana, i tassi
hanno sempre numerose vie di fuga per sfuggire a pericoli di ogni tipo e
spesso alcuni tunnel vengono utilizzati come pozzetti collegati con
l’esterno per aerare l’ambiente. Talvolta l’estensione di queste tane
comporta la coabitazione, come in un
condominio dove ognuno ha il suo appartamento sia tra
diverse famiglie di tassi sia con animali differenti come istrici e/o
volpi (tale convivenza forzata è dovuta alla scarsità di terreno
selvatico sfruttabile, che diminuisce sempre di più con l’espandersi
delle città e delle attività umane).
È un animale tozzo, alto circa una trentina di centimetri,
il peso di un tasso oscilla tra i 10 ed i 20 kg. Ha una corporatura
robusta, le sue zampe sono munite di voluminosi artigli che servono sia
a scavare, sia come arma di caccia e difesa. Il pelo poco folto dai
classici colori bianco e nero, la coda corta, le orecchie che si
chiudono ripiegando sul cranio appiattito ed il naso retrattile in fase
di scavo. Le peculiarità fisiche sono riconducibili al “modus vivendi”
dei tassi: infatti si tratta di animali che trascorrono principalmente
una vita
nel sottosuolo ed esce principalmente durante le ore notturne. Tra le
altre caratteristiche da ricordare sottolineiamo che il tasso ha
un portentoso olfatto, al contrario della vista piuttosto scarsa.
È classificato come carnivoro, ma le sue capacità d’adattamento ne fanno
un onnivoro a tutti gli effetti: oltre a piccoli rettili,
roditori, anfibi, insetti e lombrichi, il tasso non disdegna infatti di
sfamarsi con tuberi, frutti, bulbi ed all’occorrenza carcasse; questa
sua versatilità gli permette, in genere di non avere né temere (in
assenza di lupi o cani randagi) nemici naturali.
A secondo il periodo dell’anno cambiano le abitudini dei tassi:
in autunno raccolgono provviste per il freddo imminente, l’inverno viene
trascorso dentro la tana in un semi letargo consumando gran parte del
suo strato adiposo; la primavera è la stagione in cui nascono i piccoli
e vengono allattati e svezzati prima di uscire all’aperto, mentre
l’estate è il periodo di calore ed accoppiamento. Come molti altri
mammiferi è il maschio a corteggiare la femmina tramite richiami sonori
ed il marcamento del territorio. La femmina solitamente avvicina il
partner prescelto esibendosi in una particolare danza.
Prediligendo climi moderati, è rintracciabile nelle zone di bosco di
tutta l’Europa della fascia centro meridionale e parte dell’Asia
occidentale; una volta era cacciato per la sua pelliccia e la sua carne
(che si credeva avesse proprietà benefiche), mentre ora è una specie
protetta, tutelata dalla legge in diversi paesi.
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