ZEBRA

È il celebre equino esclusivo della savana, noto per il suo manto
striato bianco e nero.
Fa parte della famiglia degli equidi ed è presente principalmente sul
suolo africano.
Fisicamente somiglia molto ad un cavallo, ma di dimensioni leggermente
ridotte e dalla testa sproporzionata, in questo particolare risulta
essere più simile ad un somaro. Ha una criniera che percorre tutta la
nuca, ed anche i suoi zoccoli sono simili a quelli del somaro. Esistono
diverse razze di zebra al mondo, queste sono distinguibile tramite il
pelo.
Attualmente (2011) sono descrivibili tre razze differenti, sopravvissute
all’ estinzione: di montagna, molto simile al mulo, Reale ovvero la più
maestosa ed aggraziata e Comune, ovvero un equilibrio tra le precedenti
due.
La striatura bianco e nera sembrerebbe esistere per facilitare la
mimetizzazione dell’animale, che in questa maniera confonde la propria
sagoma con l’ambiente grazie al’aria mossa dal caldo torrido
dell’Africa.
Le zebre vivono in gruppi di una decina d’individui racchiusi in una
specie di clan in cui comanda un maschio dominante.
Gli esemplari giovani, tra l’anno di vita e i 2 anni, una volta giunta
la maturità sessuale, sono soliti abbandonare il branco. I maschi fanno
ciò per formarsi un proprio branco, le femmine vengono invece
conquistate dagli stalloni di altri gruppi.
I giovani esemplari maschi, nonostante abbiano raggiunta la maturità
sessuale, iniziano ad accoppiarsi solitamente intorno agli 8/9 anni, in
quanto la conquista della femmina prevede anche una certa importanza
fisica e sociale da parte del maschio.
Ricordiamo inoltre che le zebre hanno solitamente una età media di 28
anni.
Per avere maggiore chance di sopravvivenza, le zebre si uniscono spesso
a branchi di altri animali come bufali, struzzi o fenicotteri. Queste
associazioni di animali diverse sono utili per unire le abilità delle
diverse specie per difendersi dai predatori. Infatti non è raro vedere
gruppi misti di animali nella savana in quanto ogni specie è
specializzata in qualche attività (ad esempio i bufali offrono un grande
protezione fisica, i fenicotteri percepiscono sempre il pericolo grazie
alla loro prudenza, o le gazzelle confondono i cacciatori con le loro
tecniche di fuga)e l’interazione tra queste serve a colmare le lacune
che avrebbe una sola specie, e rendere il branco meno vulnerabile
possibile.
La zebra, a parte questo rapporto di “collaborazione” con altre specie,
è naturalmente uno degli erbivori più difficili da catturare per i
predatori: ad esempio un leone per prenderla deve ucciderla, stordirla o
immobilizzarla al primo attacco altrimenti questa si difenderà
strenuamente con denti e zoccoli, e non è raro che di fronte alla sua
resistenza l’attaccante debba retrocedere.
Come quasi tutte le razze animali della savana, le zebre sono a rischio
di estinzione e quindi protette.
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