Correre nel verde - direttore responsabile Giorgio Gandini (rivista chiusa nel dicembre 2014)


Correrenelverdeonline: notizie, fatti, informazioni, interviste, comunicati e agenzie di cronaca, politica, ambiente, sport, spettacolo, arte, cultura, economia e finanza. Nelle rubriche, arricchite con foto, immagini e video si reperiscono servizi, "speciali", meteo, informazioni per il benessere e la salute, tematiche per il lavoro, segnalazioni universitari, segnalazioni di stage, riferimenti a viaggi turismo e tour operator, attenzione per musica teatro e cinema.

 

 

 
 

 

 

login

TORINO: IL NASO, divertentissimo racconto di Gogol’, martedì 31 ottobre al Teatro Regio 30/10/2006

martedì 31 ottobre alle ore 20.00, presso il Teatro Regio di Torino, sarà rappresentato il divertentissimo racconto di Dmitrij Šostakovič, Il naso, opera in due atti tratta dall’omonimo racconto di Nikolaj Gogol’.
Lo storico allestimento è del Teatro Musicale da Camera di Mosca, che porta a Torino i propri solisti, Coro e Orchestra diretti da Vladimir Agronskij. Lo spettacolo, che prevede un ingente numero di interpreti, è firmato dal grande regista Boris Pokrovskij e dallo scenografo e costumista Vladimir Talalaj.
«Il soggetto del Naso mi ha attratto per il suo contenuto fantastico e assurdo, esposto da Gogol’ in un tono strettamente realistico» osservava Šostakovič, che nel 1928 aveva portato a termine la partitura dell’opera, la cui drammaturgia era stata studiata in stretta collaborazione con il grande regista Mejerchol’d. Il giovanissimo Šostakovič è autore di una partitura ricca di penetranti riferimenti alle più recenti esperienze europee dell’epoca (Stravinskij e Berg soprattutto) e teatralmente perfetta, capace di conferire una scansione cinematografica alle scene e di accentuare l’ilarità delle situazioni per contrasto, con l’ accostamento di passi musicali in stile severo in corrispondenza dei momenti più buffi.
Concepita nel decennio post-rivoluzionario, quando in ogni campo artistico le avanguardie russe si espressero nel modo più libero e creativo, l’opera venne poi bandita con il rapido instaurarsi della politica culturale improntata al “realismo socialista”. La prima ripresa in territorio sovietico avvenne nella capitale a oltre quarant’anni di distanza, nel 1974, proprio grazie al Teatro Musicale da Camera di Mosca, fondato e diretto dal 1971 da Boris Pokrovskij, che per 25 anni ha ricoperto la carica di direttore artistico del Teatro Bolshoi.
La trama dell’opera è ricca di situazioni assurde e gag comiche (all’epoca alimentate dai diffusi doppi sensi sessuali suscitati dal naso), autentiche trovate teatrali che vedono alternarsi sulla scena ben trentadue personaggi e altrettanti coristi fra agenti di polizia e folla. Un barbiere distratto, Jakovlevič, nel fare la barba all’assessore di collegio Kovalev gli taglia il naso; il barbiere si accorge dell’accaduto l’indomani, trovando un naso nel pane appena sfornato dalla moglie che, sapendo con quanta cura il marito maneggi i nasi dei clienti, lo caccia di casa. Dopo diversi tentativi falliti di liberarsi del “corpo del reato”, Jakovlevič getta il naso nella Neva. Frattanto anche Kovalev si sveglia e si accorge di aver perduto il naso. Preoccupato si dirige alla stazione di polizia; durante il tragitto entra nella cattedrale di Kazàn, dove si imbatte nel Naso vestito da Consigliere di Stato: l’assessore vorrebbe indurlo a tornare al suo posto in considerazione della posizione sociale che ricopre, ma il Naso, sfruttando la superiorità gerarchica della divisa, declina ogni possibile vincolo e se ne va. Kovalev si rivolge allora a un giornale, chiedendo di pubblicare un annuncio di “smarrimento naso”, ma l’impiegato si rifiuta per non intaccare il buon nome della testata. La polizia viene ingaggiata all’inseguimento del Naso che, una volta acciuffato, riacquista improvvisamente le proprie fattezze: ma non è il naso di Kovalev! Insospettito dalla possibilità che la vecchia Podtočina (della quale aveva rifiutato di sposare la figlia) gli abbia gettato il malocchio, il funzionario intrattiene uno scambio epistolare con l’anziana, deducendone la sua innocenza. Nell’epilogo Kovalev si risveglia e, trovando il suo naso al proprio posto, si mette a danzare di gioia…
Per informazioni e vendita biglietti: Biglietteria del Teatro Regio, Piazza Castello 215 - Tel. 011.8815.241/242 - biglietteria@teatroregio.torino.it - sito internet www.teatroregio.torino.it
Fonte: Ufficio Stampa Teatro Regio di Torino
Tel. 011/8815229-252

Posted By: redcnvBack

notizie dall'Italia e dal Mondo su correrenelverdeonline