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Vibo Valentia: carcassa di capodoglio impigliata in una spadara 25/05/2007

Triste ritrovamento nei mari italiani: la carcassa di un capodoglio impigliato in una rete spadara è stata trovata nel mare di Vibo Valentia. La carcassa del cetaceo, probabilmente giunta dalle isole Eolie, è la prova dei danni provocati dalle cosiddette “spadare” che, nonostante il bando europeo sono tuttora utilizzate e stanno distruggendo i nostri mari.

Il WWF, la Guardia Costiera e la Capitaneria di Porto chiedono sanzioni più severe e denuncia di chi infrange la legge comunitaria. L’uso delle “spadare” è un reato sancito dalla normativa Ue, ed è un crimine contro il mare per l’altissimo impatto ambientale che comporta. Sono mezzi vietati, infatti, sia dall’Europa sia dal CGPM (Commissione Generale Pesca Mediterraneo) dal 2002 e nel Mediterraneo intero sono state bandite dal 2005.
Le spadare non solo comportano un enorme danno per l’ambiente, ma non sono neppure convenienti dal punto di vista economico. L’efficacia delle reti derivanti si attesta al massimo al 18%; ciò vuol dire che oltre l’80% del pescato non è una risorsa per il pescatore.

Secondo i dati del WWF, nel mondo sono oltre 300.000 i cetacei che ogni anno muoiono catturati accidentalmente dalle reti e le spadare sono tra gli strumenti più dannosi per il fenomeno del by-catch, ovvero, la cattura di specie protette a causa di sistemi di pesca non selettivi.
In questi giorni il WWF è presente in Alaska al 59° meeting della IWC, la International Whaling Commission, per fare pressione sui Governi affinché tutelino con ogni mezzo queste specie gravemente minacciate. Per salvare i cetacei dalle continue minacce, occorre non solo limitarne la caccia, ma provvedere a diminuire l’inquinamento dei mari e la pesca intensiva.

E se tutti questi provvedimenti porteranno notevoli vantaggi per molti animali che popolano i nostri mari, resta sottinteso che anche tutti noi potremo trovare notevole giovamento da simili scelte.

Posted By: redcnv22Back

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