Viaggio al Polo Nord: spedizione russa sui fondali dell'oceano artico 02/08/2007

Si appresta ad iniziare in questi giorni la più grande spedizione scientifica mai realizzata nel Polo Artico. Lo scopo della missione è quello di studiare le enormi potenzialità degli abissi del Polo; enormi perché riguardano interessi economici, strategici e scientifici di eccezionale valore. Lo scioglimento progressivo dei ghiacciai della calotta artica potrebbe rendere accessibile un tesoro di 10 miliardi di tonnellate di idrocarburi. La Russia sembra voler metter mano su un grande fetta del Polo Nord, con una spedizione che troverà forti echi tra gli appassionati di esplorazioni sui grandi mari, e non solo.
Da anni la Russia rivendica Il Polo Nord perché considerato come continuazione della piattaforma continentale siberiana. Già una precedente spedizione aveva portato 50 ricercatori russi a compiere rilevamenti ed esami sulla superficie artica; ora due batiscafi, “Mir 1” e “Mir 2”, analizzeranno la superficie oceanica a più di 4000 metri. Se le spedizioni dimostreranno che la piattaforma continentale siberiana, ossia il perimetro compreso tra la costa ed il pendio continentale che sprofonda nell’oceano artico, è più estesa di quanto conosciuto sinora, la Russia potrà richiedere un ampliamento dei propri confini delle acque territoriali entro le 200 miglia, come previsto dal diritto marittimo internazionale. Mosca potrà annettersi 1,2 km di oceano.


Fonte: CNVPRESS

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