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ALLARME MUTUI A TASSO VARIABILE 25/10/2007

Nonostante le assicurazioni delle autorità
finanziarie, nel nostro Paese si susseguono casi di
insolvenza per i mutui immobiliari contratti a tasso
variabile. Questo fenomeno, ogni giorno di più, acquista
proporzioni preoccupanti perché molte famiglie, specie di
giovani, perdono la casa consentendo così alla
speculazione di fare affari alle spalle di quanti sono
caduti nella trappola dei tassi variabili. Negli ultimi mesi
i pignoramenti delle case sono aumentati del 10% a Milano,
22% a Roma e 40% a Napoli.

La responsabilità di quanto accade ricade sulle banche che
in combutta con intermediari spregiudicati hanno indotto
incauti acquirenti a fare il passo più lungo delle loro
gambe. Gli intermediari infatti fanno sopravvalutare da
periti addomesticati il valore dell’immobile per cui il
mutuo viene concesso dalla banca sul valore del 100%
dell’immobile e non come vorrebbero le norme solo
sull’80%.

Doppio errore dunque del cittadino che non solo stipula il
contratto a tasso variabile ma, richiedendone l’intera
copertura, è esposto maggiormente a rischio di insolvenza.
L’Adusbef, Associazione difesa utenti servizi bancari e
finanziari, denuncia come il rischio di insolvenza riguardi
circa la metà di coloro che hanno acceso un mutuo a tasso
variabile.


Ben il 91% delle persone che hanno acceso un mutuo negli
ultimi due anni, è stato costretto ad accettare un tasso
variabile.

Secondo Elio Lannutti, dell’Adusbef, “è assurdo come
in Italia, nel 2004, siano stati concessi prevalentemente
prestiti a tassi variabili in un periodo in cui gli stessi
erano ai minimi storici e tutti gli indicatori stimavano un
loro aumento”.

Lannutti ha inoltre accusato il sistema bancario di essere
in combutta con questi intermediari considerandoli veri
fornitori delle “vacche da mungere” per le banche.

“Responsabilità”, aggiunge Lannutti, “che aumentano
paragonando l’atteggiamento degli istituti di credito
italiani con quelli europei che concedono tassi fissi in
misura del 50% contro il 9% delle banche nostrane”. (R.M.;
A.S.)


fonte: Comunicato stampa AgenParl

Posted By: martinaalbertazziBack

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