Correre nel verde Cavalli e cavalieri - Correre nel verde direttore responsabile Giorgio Gandini


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Cavalli e cavalieri la rubrica di equitazione di Correre nel verde

ASINO

L’asino è uno degli animali domestici più conosciuti ed apprezzati dall’uomo, adorato e celebrato in molti luoghi del mondo per le sue doti di instancabile lavoratore, per la qualità del suo latte e, all’occorrenza, per le ottime carni.

Adorato già nell’antico Egitto, venerato dagli Ebrei e deriso dai Cartaginesi, simbolo di saggezza o, come il demonio, del mondo sessuale, umile compagno di un bue riscalda Gesù nella mangiatoia a Betlemme ed è con Lui nell’ingresso a Gerusalemme, l’asino accompagna l’uomo tra miti e leggende da millenni, sino ai giorni nostri. Diversa è la figura dell’asino nella letteratura e nella cultura: se dal mito di Iside l’asino riprende una certa connotazione negativa, come dimostra la trasformazione del Lucio dell’Asino d’oro, o quella di Pinocchio, in alcuni bestiari medievali l’asino si riscatta quale figura sempre pronta al sacrificio, come dimostra la croce impressa sul suo mantello.

L’asino domestico discende probabilmente dall’Equus asinus africanus; dall’Africa l’animale si è poi diffuso in Siria, Mesopotamia, Persia, Tibet, Mongolia ed in tutta l’Asia, come dimostrano le due specie affini, l’Onagro e l’Ermione. L’asino selvatico vive in località desertiche, dove compie spostamenti anche notevoli alla ricerca di cibo. In Europa l’asino è giunto durante il Neolitico.

L’animale è sempre stato utilizzato per il basto, il tiro e come animale da sella. È un animale rustico e resistente, intelligente ed affettuoso, dotato di grande forza digestiva; la sua alimentazione non necessita di particolari attenzioni. Il latte d’asino è molto simile a quello umano; è indicato per i neonati e gli adulti con problemi intestinali, grazie alla presenza del lisozima.

In seguito alla meccanizzazione delle attività agricole, l’animale ha perso il suo antico impiego; alcune razze risultano oggi scomparse. Nell’immaginario di molti, l’asino resta legato a periodi di stenti e miseria, di sudore e fatica. Eppure il fedele quadrupede è sempre stato lì al suo posto, accanto all’uomo in ogni fatica, tra i ranghi militari e nei pesanti lavori agricoli, vicino agli alpini o tra i montanari, sempre pronto al sacrificio in cambio di un po’ di cibo e qualche carezza.

Oggi l’asino continua ad essere utilizzato in alcune regioni del mondo. Da diversi anni in Italia l’asino è al centro di una riscoperta economica e sociale; l’’animale trova impiego nel turismo (onoturismo, ossia turismo a dorso di mulo) e nella pet therapy (onoterapia), per aiutare persone con disturbi della personalità, tossicodipendenti, portatori di handicap motori, etc. Secondo i dati del 2007 di Coldiretti, nel nostro paese sono allevati circa 5.000 esemplari di 8 specie diverse (Amiatina, Asinara, Grigio siciliano, Martina Franca, Pantelleria, Romagnola, Ragusana e Sarda), soprattutto in Sicilia e Abruzzo. Nel 2006 si è istituito a Roma il Consorzio Produttori del Latte d'Asina; questo particolare latte, molto simile a quello materno, è utilizzato per l’alimentazione dei neonati e nell’industria cosmetica (già nell’antica Roma erano note le proprietà del latte d’asina). La carne dell’animale, infine, viene utilizzata, insieme a quella di maiale, per produrre ottimi insaccati.


 

 

 

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