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LE STAFFE

In che epoca nasce quest'oggetto?

Gli studiosi affermano che i cavalieri Romani o Greci non usavano staffe per montare a cavallo. Il loro metodo di cavalcare si basava solo sulla posizione eretta per avere stabilità, gambe divaricate per aumentare la forza di stretta delle cosce, ed in caso di perdita d'equilibrio aggrapparsi alla criniera.

Tutto questo fa supporre una forma fisica più che invidiabile data la fatica che comporta montare in questa maniera. E' ovvio supporre che chi cavalcava doveva essere oltre che in ottima forma anche d'età giovane per salire a cavallo senza l'aiuto di un appoggio, soprattutto in battaglia dove tutto doveva essere svolto velocemente. C'è chi suppone che siano stati gli Sciiti ad inventarle, perché si sono trovate delle raffigurazioni dove appare qualcosa di simile alle staffe.

Viene da domandarsi perché Carlo Magno, che prendeva i cavalli di quel popolo per la propria cavalleria, non ne abbia sfruttato anche l'invenzione così pratica ed utile.

Un paese a clima caldo, uomini scalzi, cavalli nervili, forse questo ha contribuito a ideare un semplice ma efficace metodo per montare sul cavallo, ed anche se può apparire banale sfruttarono una corda ai cui capi venne fatto un cappio dove poggiare l'alluce del piede per avere l'appoggio  di risalita. "Staffa per alluce" è così che è denominata in India questo tipo d'attrezzo.

A conferma di questa tesi, l'applicazione della "corda per alluce" è tuttora presente in alcuni ippodromi Indiani, e lo stesso termine inglese di "stirrup", in pratica staffa, deriva da stige e rap "corda per salire".

Diffusasi in tutta l'Asia, raggiunse regioni dove il clima diventava rigido ed i piedi erano coperti da calzature.

Il cappio fu allargato per permettere a tutto il piede di entrare.

Il cambiamento fa comprendere subito che in questo modo  si ha maggiore stabilità, libertà di movimento, ed un equilibrio superiore.

La cavalleria d'Attila, che era in possesso di questa tecnica era quindi molto avvantaggiata nel tirare lance e frecce in battaglia da cavallo, sbaragliò ed annientò senza troppi problemi i popoli che attaccava essendo più agile nei movimenti.

Finalmente anche in tutta Europa questa tecnica fu conosciuta, il modo di cavalcare subì un radicale ed importante cambiamento.

Così non più solo giovani e forti potevano andare a cavallo, ma anche vecchi e donne: l'assetto migliore permetteva stabilità e libertà di movimenti.

Da qui in poi s'incominciano  anche a studiare nuove maniere d'impiego del cavallo nelle varie discipline.


 

 

 

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