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		VASCO DA GAMA E LA VIA DELL’IMPERIALISMO 
		EUROPEO 
		
		
		Il portoghese 
		Vasco da Gama, nato probabilmente nel 1469 a Sines, è stato il primo 
		esploratore europeo a circumnavigare l’Africa. 
		
		
		Sin dagli 
		inizi del 1400 il Portogallo si era elevato ad importante centro di 
		eccellenza della cartografia e della navigazione, grazie alla figura di 
		Enrico di Aviz detto “il Navigatore”. A lui, infatti, si deve la nascita 
		della cosiddetta Scuola di Sagres, nella quale fu attivo il noto 
		cartografo ebreo Jehuda Cresques. 
		
		
		Nel 1487 il 
		portoghese Bartolomeo Diaz era riuscito a superare la punta meridionale 
		del continente africano, da lui ribattezzata Capo di Buona Speranza 
		e a spingersi sino alla costa orientale dell’Africa. L’Atlantico del Sud 
		si rivela un mare impervio, pieno di tempeste e correnti capaci di 
		creare notevoli problemi alle imbarcazioni. Diaz decide di abbandonare 
		la costa orientale dell’Africa; supera il Capo Di Buona Speranza e torna 
		in Portogallo, portando con se importanti dati riguardanti l’importante 
		passaggio verso l’India e le terribili correnti che animano le sue 
		acque. 
		
		
		Il passaggio 
		rappresentava per i portoghesi un importante punto di riferimento sulla
		Rotta delle spezie; apriva una nuova via verso il commercio 
		diretto con l’India, senza dover ricorrere all’intermediazione dei 
		commercianti musulmani per acquistare le preziose spezie orientali. 
		
		
		Nel corso del 
		1400 il Portogallo aveva dato vita ad una serie di esplorazioni lungo le 
		coste africane, alla ricerca di schiavi e metalli pregiati (soprattutto 
		nel regno del Mali) per pagare le pregiate merci orientali (spezie, 
		stoffe, derrate alimentari). Secondo il trattato di Tordesillas 
		del 1494, il Portogallo poteva delimitare la sua sfera di influenza ad 
		est della raya (una linea immaginaria posta ad ovest delle isole 
		di Capo Verde). 
		
		
		Vasco da Gama, 
		figlio primogenito del navigatore Estêvão, già funzionario del re 
		Alfonso V, aveva preso parte ad alcune esplorazioni lungo il versante 
		occidentale dell’Africa per conto del re Manuele I. A lui, nel 1497, 
		viene affidata la prima spedizione portoghese verso l’India. 
		
		
		L’8 luglio 
		del 1497 la nave ammiraglia São Gabriel, seguita da altre tre 
		caravelle (la Santa Fé era comandata da Paulo da Gama), parte da 
		Lisbona verso il Capo di Buona Speranza. Della spedizione, finanziata 
		dalla banca fiorentina del Servigi, fa parte anche Bartolomeo Diaz, in 
		qualità di esploratore della colonia Costa d’Oro (l’odierno Ghana). 
		
		
		Il 22 
		novembre dello stesso anno la spedizione supera il Capo di Buona 
		Speranza, navigando in mare aperto per sfruttar meglio i venti ed 
		evitare le terribili correnti. 
		
		
		Nel giorno di 
		Natale del 1497, Vasco da Gama giunge in una baia da lui chiamata Natal. 
		Nell’aprile del 1498 la spedizione giunge a Mombasa; l’ostilità della 
		popolazione costringe la spedizione a difendersi con le armi ed a 
		dirigersi verso Malindi. Qui il sultano accogli benevolmente i nuovi 
		arrivati e mette loro a disposizione il navigatore Ibn Mājid 
		per proseguire nel loro viaggio (a questo famoso navigatore arabo si 
		devono preziose descrizioni circa la geografia delle coste asiatiche ed 
		africane ed importanti strumenti di navigazione).  
		
		
		Ibn Mājid 
		accompagna la spedizione di Vasco da Gama sino alla città di Calicut (Kozhikode, 
		secondo la lingua malayalam). Per diversi mesi l’esploratore portoghese 
		segue difficili trattative con il principe di Calicut, osteggiato dai 
		commercianti arabi che difendono i propri interessi. 
		
		
		Nel mese di 
		ottobre del 1498 Vasco da Gama lascia Calicut per far ritorno a Lisbona; 
		alcuni portoghesi vengono ivi lasciati per creare un insediamento 
		commerciale. Al rientro in patria (settembre 1499) viene accolto come 
		“Ammiraglio dell’Oceano Indiano”. 
		
		
		Nel 1500 una 
		nuova spedizione, condotta da Pedro Álvares Cabral si 
		dirige verso l’India (nel suo viaggio Cabral si spinge oltre la raya 
		e scopre il Brasile). Al suo arrivo a Calicut, il portoghese scopre che 
		gli uomini lasciati da da Gama sono stati uccisi. 
		
		
		I trattati 
		commerciali tra Portogallo ed India sembrano ormai compromessi. 
		
		
		Nel 1502 
		Vasco da Gama guida una nuova spedizione verso Calicut. Questa volta è 
		al comando di una flotta di navi da guerra. Le caravelle portoghesi 
		stabiliscono nuove colonie in Africa, assaltano le navi arabe e 
		distruggono la flotta di Calicut. Con la forza da Gama impone un 
		trattato alla città indiana ed assicura il monopolio portoghese sul 
		commercio delle spezie tra Europa ed India. 
		
		
		A Lisbona 
		Vasco da Gama viene nominato viceré delle Indie Orientali e conte di 
		Vidiguera. Nel 1524 il viceré muore nella città indiana di Cochin.
		 
      
		
 
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