Correre nel verde Cucina e dintorni: alimenti, ricette, articoli e informazioni sull'enogastronomia - Correre nel verde direttore responsabile Giorgio Gandini


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I FUNGHI

Nell’antica Roma erano prediletti tre tipi di funghi che ancora oggi sono al vertice delle preferenze degli appassionati: l’Ovolo detta Amanita Caesarea proprio perché considerato un cibo degno dei Cesari; il Porcino o Boletus edulis e la Vescia o Lycoperdon.

Oggi la famiglia dei funghi è immensa: se ne sono individuate oltre duecentomila specie che vanno dal prelibato Porcino al microscopico Penicillium dal quale si ricava la penicillina.

La cosa che sorprende di più è la capacità dei funghi ad apparire quasi all’improvviso senza che, a prima vista, alcun segnale ne riveli la loro presenza.

La riproduzione dei funghi avviene per mezzo di spore che, giunte a maturazione, si staccano dal fungo e si disperdono nel terreno dove, trovando le condizioni favorevoli, germinano e danno vita a nuovi funghi.

Esistono molte credenze popolari secondo cui i funghi velenosi crescono vicino a stracci umidi, residui ferrosi, nidi di serpi e secondo cui, in tali condizioni, anche i funghi, solitamente commestibili, diventano letali.

Per difendersi dall’insidia dell’avvelenamento non c’è che un mezzo sicuro: conoscere perfettamente le caratteristiche dei funghi che si vogliono consumare o rivolgersi a centri specializzati di micologia.

Ogni altro sistema empirico d’individuazione è molto pericoloso come ad esempio aggiungere ai funghi in cottura del prezzemolo, dell’aglio, della mollica di pane o una moneta d’argento che cambierebbero colore se i funghi sono velenosi.

Non è nemmeno vero che i funghi velenosi sono quelli la cui carne, una volta tagliata, cambia colore. L’Amanita phalloides e, le non meno terribili Amanite Verna e Virosa, dopo il taglio, mantengono il loro colore, mentre, al contrario, diverse specie di Boleti la cui carne, tagliata, diventa rapidamente bluastra, sono eccellenti.

E’ falso anche credere che i funghi mangiucchiati dalle lumache siano buoni. Le lumache sono capaci di fare grandi scorpacciate di Amanita phalloides.

Altrettanto falso, infine, che tutti i funghi con l’anello siano buoni; proprio l’Amanita phalloides è caratterizzata da un vistoso anello che circonda il gambo ma è un fungo letale.

Non varrebbe nemmeno la pena di citare un’altra insensata precauzione: far la prova con il gatto o il cane, a parte il rischio a cui si espongono i "nostri amici" a quattro zampe, i sintomi di avvelenamento di alcuni funghi mortali si manifestano dopo molte ore o perfino giorni, dopo l’ingestione.

I funghi velenosi sono, fortunatamente, pochi ma pericolosissimi perché in genere somigliano a quelli commestibili.

I funghi commestibili sono più numerosi di quel che si pensi ed, in questa sede, viene proposta l’illustrazione dei funghi che appartengono alla più classica aristocrazia fungina, fra cui alcune specie tipiche dell’autunno inoltrato, che molti di noi conoscono sia per averli gustati nelle varie ricette regionali sia per averli trovati nei boschi a seguito di una passeggiata rilassante.

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