Correre nel verde Motori & vele: dedicato a tutto ciò che l'ingegno ci ha dato per muoverci - Correre nel verde direttore responsabile Giorgio Gandini


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Mezzi a motore elettrico

Tra le prime idee su come far muovere i veicoli a motore ci fu, agli inizi del XX secolo, l’idea di utilizzare la propulsione elettrica. L’ipotesi venne prima affiancata ad una soluzione ibrida con una doppia energia, ovvero sia dal petrolio che dall’elettricità e poi accantonata per utilizzare il meno problematico petrolio.

Agli inizi del XXI secolo, con gravi problemi di inquinamento e le scorte di petrolio in dirittura d’arrivo, l’ipotesi di auto elettrica torna prepotentemente alla ribalta.

Al giorno d’oggi esistono molti mezzi che si avvalgono della propulsione elettrica, ognuno con delle caratteristiche differenti. Per distinguere i vari veicoli si è giunti ad una griglia di acronimi per segnare le differenze. La lista che segue segnala i mezzi dal più inquinante a quello ad impatto zero:

  • HEV Hybrid Electric vehicles - veicoli elettrici a propulsione ibrida
  • PZEV Parzial Zero Emission - veicoli con emissioni molto basse
  • LEV Low Emission Vehicles - veicoli bassa emissione inquinante
  • ULEV Ultra Low Emission Vehicles - emissioni molto basse
  • SULEV Super Ultra Low Emission Vehicles - emissioni ultra basse
  • ZEV Zero Emission Vehicles - veicoli zero emissioni inquinanti.

Un mezzo simile a quelli elettrici è il BEV Batteries Electric Vehicles - veicoli a batteria zero emissioni, che funziona a batteria. La differenza è che mentre nel veicolo a batteria l’energia chimica prodotta da una pila viene riconvertita in energia elettrica e da lì parte l’attivazione del motore, nel mezzo elettrico “puro” non c’è trasformazione.

Tra le potenzialità del veicolo elettrico c’è quella di sfruttare l’energia frenante come fonte di ricarica del mezzo.

Spesso molti enti pubblici decidono di dotare il proprio parco macchine con veicoli elettrici, oltre a proporre ai propri cittadini un car sharing con veicoli elettrici.

Attualmente sono maggiormente in commercio i veicoli a propulsione ibrida tra elettrico e a combustione.

La commistione tra le due tecnologie viene utilizzata per permettere ai mezzi di diminuire sensibilmente sia il consumo di carburante che la produzione di gas inquinanti.

Sul finire del ‘900 assistiamo dalle case costruttrici d’oriente come la Toyota e la Honda, alla produzione in serie di veicoli ibridi. La prima in assoluto fu la Toyota Prius, sfornata nel 1997 inizialmente in esclusiva per il mercato giapponese. L’Honda arriverà solo nel 2000 con il veicolo Insight.


 

 

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