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STORTI
La fabbrica di macchine agricole Storti lavora in Italia,
per la precisione nel veronese, da più di 50 anni. Si tratta di una
società che ha attraversato la storia delle macchine zootecniche
italiane.
L’attività di Ottorino Storti, il fondatore della
società, inizia con il termine della seconda Guerra Mondiale. In quel
periodo, infatti, lo Stato italiano decide di mettere in vendita tutto
il materiale bellico abbandonato senza alcun padrone. Lo Storti è uno
tra i tanti acquirenti che, con queste svendite, è riuscito a realizzare
una grande fabbrica.
La produzione della Storti si è evoluta ed è cambiata nel
corso degli anni. Mentre se agli albori della sua storia la produzione
si poteva incentrare su dei mezzi meccanici che permetteva un aiuto ai
piccoli proprietari terrieri, oggi, ovvero nel 2009, la Storti si
concentra su macchine che lavorano i grandi appezzamenti e soprattutto
con un occhio rivolto al mantenimento dell’ambiente.
Tutto questo si collega con la filosofia che ha sempre
accompagnato la società. Infatti, secondo questa linea di pensiero, la
Storti deve cercare sempre di evolvere le proprie tecniche di
progettazione e produzione, in quanto la società reputa che la crescita
della zootecnia procede di pari passo con l’evoluzione tecnologica.
Un grande aiuto per lo sviluppo della Storti, arriva con
la scoperta e l’adozione del mangime unico per gli animali, l’Unifeed.
Questa innovazione, giunta negli anni 60’ del 900 in
Italia, trova immediatamente pronta la Storti, che ha prontamente
prodotto il carro miscelatore di mangime, che permette di preparare il
giusto mix di alimenti per la dieta degli animali. Questo mezzo, nato
inizialmente solo per la nutrizione dei bovini, verrà adattato per le
esigenze diverse di ogni animale.
Al momento della stesura dell’informativa, nell’ottobre del 2009,
segnaliamo che la Storti è una società che fa parte del gruppo Tonutti, ed è all’avanguardia, forte di omologazioni e certificazioni
provenienti da Ministeri competenti in Italia e all'estero.
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