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AUTO

MASERATI

Maserati

Nel 1914 la famiglia Maserati inaugura a Bologna la Società Anonima Officine Alfieri Maserati.

Sin dalla fine del secolo precedente, i fratelli Maserati si occuparono di meccanica e progettazione. Agli inizi del ‘900 Alfieri Maserati diventa tecnico e pilota per la prestigiosa Isotta Fraschini, azienda specializzata nella produzione di automobili di lusso. Anche due fratelli di Alfieri, Bindo ed Ettore, lavorano per la stessa azienda. Nel 1914 Alfieri prende in affitto un locale a Bologna ed inaugura la Società Anonima Officine Alfieri Maserati.

Nei primi anni di vita l’azienda prepara per le corse le autovetture Isotta Franceschini; nello stesso tempo, la celebre Diatto chiama i fratelli Ernesto e Alfieri Maserati a dirigere la Squadra Corse. Nel 1922 Alfieri, al volante di una Diatto 3000, conquista il Gran Premio d’Autunno – 400 km (Autodromo di Monza).

Nel 1926 Alfieri si dedica alla progettazione della prima vettura Maserati, la Tipo 26. L’anno dopo il pilota giunge terzo alla Targa Florio con una Maserati Tipo 26B.

Nel 1929, a Cremona, Baconin Borzacchini raggiunge una velocità di 246,069 Km/h con una Maserati V4, stabilendo il record mondiale di velocità sui 10 Km per vetture di classe C.

Nel 1932 muore Alfieri Maserati. I Fratelli Bindo, Ernesto ed Ettore portano avanti la prestigiosa azienda.

Le vetture Maserati continuano a trionfare in numerose competizioni, anche grazie a Tazio Nuvolari, vincitore nel GP del Belgio, di Nizza e del Montenero.

Nel 1936 il pilota Giuseppe Farina, fratello del celebre carrozziere Battista, (detto “Pinin”), diventa presidente dell’azienda.

Nel 1937 i fratelli Maserati cedono le loro azioni alla famiglia Orsi; l’azienda viene trasferita a Modena. Bindo, Ernesto ed Ettore Maserati diventano responsabili tecnici della nuova azienda, ricoprendo questa carica sino al 1948.

Nel 1939 Wilbur Shaw trionfa alla 500 Miglia di Indianapolis con una Maserati 8CTF.

Dopo il secondo conflitto mondiale, l’azienda del tridente torna alle competizioni, gareggiando contro le fortissime Alfa Romeo, Talbot e Ferrari. Continuano i successi grazie ai piloti Fangio, Gonzales, Bonetto e Marimon.

Nel 1957, dopo il primo titolo mondiale di Formula 1, conquistato grazie a Juan Manuel Fangio, la Maserati abbandona le corse per dedicarsi alla produzione di serie ed al mercato.

Nel 1962 nasce la Maserati Quattroporte, equipaggiata con motore 8 cilindri a V di 90° e cilindrata di 4136 cc.

Nel 1968 la francese Citroën rileva le azioni della famiglia Orsi. Dopo pochi anni, l’azienda francese liquida la Maserati; solo l’intervento della GEPI, ente statale italiano che finanzia le aziende in difficoltà, evita la chiusura della celebre casa italiana. Nel 1975, l’italiana Benelli acquisisce un consistente numero di azioni Maserati; nascono i nuovi modelli Kyalami e Quattroporte III, seguiti pochi anni dopo dalla celebre Biturbo.

Nel 1993 la Maserati entra nel Gruppo Fiat Auto; nel 1997 l’azienda modenese viene definitivamente acquisita dalla Ferrari. Nascono le nuove vetture 3200 GT, Quattroporte Evoluzione e Spider.

Con la MC12 l’azienda modenese ritorna alla competizioni (campionati ALMS e FIA GT).

Nel 2003 viene presentata al Salone di Francoforte la nuova Quattroporte. Due anni dopo la casa modenese torna di nuovo al Gruppo Fiat.

Tra gli ultimi modelli prodotti si ricordano la Quattroporte Collezione Cento, Gran Turismo e il Coupé.

 

Il sito: www.maserati.it