Correre nel verde Auto e case automobilistiche - Correre nel verde direttore responsabile Giorgio Gandini


Auto ] [ Storia dell'automobile ] Alfa Romeo ] Aston Martin ] Audi ] BMW ] Bugatti ] Buick ] Cadillac ] Chrysler ] Citroèn ] Dodge ] Ferrari ] Fiat ] Ford ] Jaguar ] Kia ] Lamborghini ] Lancia ] Land Rover ] Mazda ] Maserati ] Morgan ] Nissan ] Opel ] Peugeot ] Porsche ] Renault ] Rolls Royce ] Saab ] Seat ] Skoda ] SsangYong ] Subaru ] Suzuki ] Toyota ] Volkswagen ] Volvo ]

AutoMotoNauticaVoloMotori&Vele

Correre nel verde

Auto
Storia dell'automobile
Alfa Romeo
Aston Martin
Audi
BMW
Bugatti
Buick
Cadillac
Chrysler
Citroèn
Dodge
Ferrari
Fiat
Ford
Jaguar
Kia
Lamborghini
Lancia
Land Rover
Mazda
Maserati
Morgan
Nissan
Opel
Peugeot
Porsche
Renault
Rolls Royce
Saab
Seat
Skoda
SsangYong
Subaru
Suzuki
Toyota
Volkswagen
Volvo


 


AUTO

STORIA DELL’AUTOMOBILE

La nascita dell’automobile risale agli inizi del XX secolo. Molti furono gli esperimenti che portarono ad un nuovo concetto di movimento e ad un oggetto capace realmente di distaccarsi da mezzi più o meno adattati ad un possibile uso automobilistico; e non si può certo dire che l’evoluzione sia stata veloce ed immediata. Di seguito riportiamo quelli che possono essere considerati i passaggi più espressivi di questo processo.

Già a partire dal XVII secolo, il fisico olandese Christian Huyens eseguì alcuni esperimenti su un motore a scoppio. Nel 1700 furono inventati alcuni elementi essenziali dell’automobile: il differenziale, i cuscinetti a rulli e a sfere, etc.

Nel 1785, James Watt realizzò il primo motore a vapore (l’anno prima aveva brevettato un veicolo a motore mai costruito); pochi anni prima, in Francia, fu realizzato per fini militari il veicolo Cugnot, ma le soluzioni tecniche non furono utili alle successive evoluzioni della trazione a motore.

Nel 1856, gli italiani Eugenio Barsanti e Felice Matteucci realizzarono un motore con un tale grado di perfezione da essere considerato il precursore del quattro tempi.

Nel 1860, l’inventore belga Jean-Joseph-Etienne Lenoir costruì il primo motore a scoppio realizzato su scala industriale, producendone 400 modelli con una potenza compresa tra 0,5 e 8 cavalli.

All’esposizione Universale di Parigi del 1867, August Otto ed Eugen Langen ottennero la medaglia d’oro per la costruzione di un motore molto simile a quello dei toscani Barsanti e Matteucci. Nel 1872 nasce la Gasmotoren Fabrik Deutz: Otto, Langen, Gottieh Daimler e Wilhelm Maybach producono in serie il motore a ciclo Otto. Il motore subì notevoli modifiche; fu costruito un motore che funzionava a quattro tempi, uno dei quali era di compressione.

Gli sviluppi successivi furono tutti incentrati intorno a questo nuovo motore; Maybach (insieme a Daimler aveva aperto una propria officina) diminuì il rapporto peso/potenza, aumentò il numero di giri, adottò l’alimentazione a carburante liquido.

Nel 1879, Carl Benz costruì il suo primo veicolo azionato da un motore a ciclo Otto.

Siamo ancora molto lontani dall’automobile vera e propria; tutti gli esperimenti finora effettuati usano veicoli leggeri (soprattutto il velocipede, inventato nel 1861 dal carrozziere parigino Pierre Michaux) per trasportare motori molto pesanti e poco potenti. Maybach e Daimler concentrano i loro sforzi intorno al motore e ai suoi differenti usi; Benz è sempre più intenzionato ad applicare un motore su un veicolo robusto e stabile per il trasporto di persone (i materiali usati sono soprattutto legno e metallo).

Nel 1890, i francesi Panahard e Levassor realizzarono un quadriciclo con motore anteriore, albero di trasmissione longitudinale e trazione sulle ruote posteriori: era nata la prima automobile. I veicoli successivi continuarono a montare motori sempre più potenti e performanti su telai ricavati principalmente dalla carrozza.

Dal 1936, la Mercedes Benz iniziò la produzione della 540 K W29 (406 esemplari in versione coupé e spider), la prima vettura a motore con un telaio prettamente automobilistico.