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GIOCHI DA 
			TAVOLO 
			Domino 
			Il gioco con le tessere del domino è un passatempo che ha trovato 
			una serie di applicazioni differenti, essendo un gioco con più di 
			1000 anni di vita. In linea generale qualsiasi variante si voglia 
			applicare, il passatempo risponde sempre alle stesse regole, basate 
			sulla logica e la matematica. 
			La sua storia è antica, troviamo le prime tracce di questo gioco 
			nella Cina prima dell’anno 1000. 
			Partiamo dalle basi: il domino è composto da 28 tessere, che qui 
			chiameremo anche carte, divise in 2 parti in cui sono rappresentati, 
			a rotazione, numeri dallo 0 al 6. 
			Secondo lo schema classico del gioco si può gareggiare in 2 o in 4, 
			nel secondo caso si lavorerà a coppie. 
			In ogni caso si danno 7 tessere a giocatore e vince colui che per 
			primo riesce a terminare le carte a propria disposizione. 
			Nel caso si giochi in due le 14 tessere rimanenti saranno a 
			disposizione del giocatore che non riesce a scaricare una tessera e 
			dunque vengono mette in disparte, nel cosiddetto “ossario”. 
			
			 
			Si possono pescare al massimo 2 tessere dall’ossario a turno, se in 
			nessun caso si riesce ad andare avanti, e quindi resta 
			l’impossibilità di scartare, la mano passerà automaticamente 
			all’avversario. 
			Ma come si fa a scartare una tessera? 
			Partiamo dall’inizio del gioco, il primo giocatore (solitamente 
			estratto a sorte) mette la prima tessera a terra. Il giocatore 
			successivo può scartare solo se ha una tessera con uno dei due 
			numeri uguali alla tessera a terra, così dovrà fare il giocatore 
			successivo e così via fino a che uno non termini le tessere. 
			Le carte possono essere inserite indifferentemente sia 
			nell’estremità destra che in quella sinistra del serpente di tessere 
			che si va formando. 
			È quindi utile, per il primo giocatore, mettere una tessera 
			“doppia”, ossia che ha lo stesso numero in entrambi gli spazi, 
			oppure una tessera dove sono rappresentati i numeri che si ripetono 
			maggiormente nelle carte a sua disposizione. 
			Le tessere doppie devo essere messe trasversalmente, in quanto in 
			realtà è come si attaccasse allo stesso numero. 
			Quando un giocatore “chiude”, e si è in due, chi vince ottiene tanti 
			punti quanti sono i numeri presenti sulle tessere del suo 
			avversario, mentre il competitore non ottiene nulla. 
			In coppia, ognuno ottiene punti quanti siano quelli ancora in mano 
			agli avversari. 
			Normalmente vince il giocatore (o la coppia) che per primo raggiunge 
			i 200 punti. 
			Potrebbe anche accadere di trovarsi in una situazione chiamata 
			“stallo”, ovvero un momento in cui nessuno può inserire più una 
			tessera. 
			Anche in questo caso vengono calcolati i punti in mano ad ogni 
			giocatore e li si danno all’avversario. 
			Tra le varianti di questo gioco c’è quella chiamata “del Cinque”. È 
			molto simile a quello tradizionale, l’unica differenza è nel calcolo 
			dei punti. Un giocatore fa risultato, ovvero ottiene i punti della 
			tessera che scarta, esclusivamente quando la somma delle due 
			estremità del serpente dà come risultato il numero 5 o un suo 
			multiplo. 
			Le tessere del domino vengono anche utilizzare per creare il 
			cosiddetto “effetto domino”. Possiamo definirlo un gioco 
			“solitario”. Vengono poste le tessere in verticale, tutte ad una 
			certa distanza e poggiate sul lato più corto, in maniera tale da 
			creare una forma. 
			Il giocatore deve disporre le tessere in maniera tale che, facendo 
			cadere una estremità, cadano tutte le altre tessere di seguito. 
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