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NUOTO SINCRONIZZATO

Il nuoto sincronizzato nasce con il nome di balletto acquatico nel 1923, all’Università di Chicago, divenendo solo in seguito una delle discipline olimpiche più apprezzate per la sua spettacolarità. Inizialmente, le sincronette non erano impegnate in vere competizioni, ma si esibivano in coreografie durante gli intervalli delle gare di nuoto.

Solo più avanti, nel 1984 a Los Angeles, il nuoto sincronizzato venne inserito nel programma olimpico, come sport prettamente femminile (come la ginnastica ritmica ed il softball). In Canada e negli Stati Uniti le competizioni sono miste, e gli uomini gareggiano assieme alle donne.

Questo sport riprende i movimenti che caratterizzano il nuoto (bracciate, apnee, propulsioni) combinandoli in coreografie d’alto livello tecnico e artistico, eseguite con eleganza e grande espressività.

In ogni gara, individuale, a coppie e a squadre, i concorrenti devono affrontare una prova tecnica, data dall’esecuzione di quattro esercizi obbligatori (barracuda a gamba flessa, beluga, elicottero, thrust), secondo un ordine prestabilito e con difficoltà proporzionale all’età del singolo atleta.

Alcuni dei movimenti obbligatori possono essere eseguiti a tempo di musica nel programma libero, che si caratterizza per una maggiore originalità della performance e prevede, nel libero combinato, una sequenza di movimenti suddivisi tra un massimo di dieci atleti, ognuno dei quali inizia l’esercizio nel punto in cui il compagno l’ha concluso.

Il punteggio del programma libero e del libero combinato è dato dalla somma del punteggio del merito tecnico e di quello dell'impressione artistica, mentre per il programma tecnico Ë dato dalla somma del punteggio dell'esecuzione e l'impressione generale.

Il nuoto sincronizzato si pratica in una piscina di almeno 3 metri di profondità, in un’area che misura 12 metri quadrati ad una temperatura dell’acqua di almeno 24 gradi centigradi.

In Italia il nuoto sincronizzato Ë regolamentato dalla Federazione Italiana Nuoto (FIN), secondo le norme della Fèdèration Internationale de Natation (FINA).

Per altre informazioni potete consultare i seguenti link:

www.fedenuoto.it

www.fina.org