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TIRI OLIMPICI

tiro al volo, tiro al piattello, tiro a segno, tiro con l’arco

Il tiro al volo, disciplina olimpica, è uno sport praticato già a partire dalla seconda metà del 1800.

Inizialmente negli USA nacque il tiro a segno con palline di vetro lanciate da strumenti innovativi chiamati balltraps; successivamente le palline furono sostituite da un bersaglio mobile in argilla (piccione d’argilla o piattello).

Il primo circolo sportivo nacque in Inghilterra nel 1857, mentre in Italia nel 1872 si ebbe la prima società di questa disciplina e nel 1926 si creò la F.I.T.A.V. (Federazione italiana tiro al volo).

Questo sport consiste nel colpire un bersaglio in movimento da una determinata distanza.

Alla nascita, la disciplina si articolava in tiro al piattello e tiro al piccione, ma oggi quest’ultimo è vietato e sostituito dal tiro all’elica.

Oggi, e dalle Olimpiadi di Atlanta del 1996, le specialità di questa disciplina sono divenute 3: la fossa olimpica o trap (solo maschile); lo skeet (solo maschile); il double trap (sia maschile che femminile)

L’Italia partecipò alle Olimpiadi per la prima volta nel 1952 con scarsi risultati, ma nelle successive olimpiadi a Melbourne (1956) Giuliano Rossigni si aggiudicò l’oro.

Tra i maggiori campioni di tiro al volo italiani ad aver ottenuto successi alle Olimpiadi: Matterelli, Baldi, Giovanetti, Venturini, Rossetti, Benelli. Tra le donne Deborah Gelisio ha vinto la medaglia d’argento.

Il tiro a segno è uno sport olimpico dal 1896 (primi Giochi olimpici moderni di Atene) ed ha sempre fatto parte delle discipline olimpiche, ad eccezione del 1904 e del 1928.

Consiste nel colpire un bersaglio con diversi tipi di arma, che può essere: da fuoco, ad aria compressa o a gas, a una distanza prestabilita.

Le specialità della disciplina sono 3: doppietta, carabina, pistola.

La doppietta consiste nel colpire in volo dei bersagli di forma circolare (piattelli).

Nella carabina, per le cui gare è prevista una divisione degli atleti in base al calibro dell’arma, si colpisce il centro del bersaglio per il numero maggiore di volte possibili.

La pistola consiste nel colpire un bersaglio con l’arma tenendola con una sola mano e avendo il braccio teso; ogni tiratore ha a disposizione un numero prestabilito di colpi, che variano in base al tipo di combinazione.

Esistono tiri a pistola libera e a pistola automatica; i tiri a pistola libera possono essere distribuiti nelle 2 ore della gara, sono quindi a scelta del tiratore sia i tiri che le soste.

Nel caso della pistola automatica i tiri sono a comando.

Alle olimpiadi di Atene del 2004 un’italiana ha vinto l’argento: Valentina Tunisini; nella storia di questa disciplina l’unico italiano ad aver vinto l’oro è stato Renzo Morigi alle olimpiadi di Los angeles del 1932.

Il tiro con l’arco consiste nel tirare da una determinata distanza variabile delle frecce e colpire un bersaglio il più possibile vicino al centro attraverso un arco. Alle gare olimpiche, costituite da più fasi, gli arcieri iniziano la competizione tirando 144 frecce verso bersagli posti a 4 diverse distanze; la fase successiva prevede che i 64 atleti migliori tirino 3 sequenze da 6 frecce; passano alla finale i migliori otto che gareggiano con 4 sequenze di 3 frecce ciascuna.

Nella sfida per l’oro olimpico, infine, gli arcieri tirano a turno 4 sequenze da 3 frecce.

Ricordiamo che i diversamente abili gareggiano in categorie apposite di questi sport con risultati eccellenti.