Correre nel verde VIAGGI E TURISMO: Vacanze e benessere - Correre nel verde direttore responsabile Giorgio Gandini


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OLANDA

A SPASSO CON VAN GOGH

Affondiamo i denti in questa nostra nuova avventura, questa volta data la singolarità dei luoghi decidiamo di vivere il nostro viaggio a 360° lontano dalle classiche mete turistiche. Per noi è un piacevole ritorno, è un voler ripercorrere con sguardo diverso le stesse strade di qualche anno fa, cercando di cogliere le sfumature che allora ci sono sfuggite. Tenteremo quindi di rendere quanto più esaustivo e piacevole possibile in nostro resoconto, facendo un compendio tra il "nostro" nuovo e vecchio!

Per chi ha già goduto dell’aria che si respira in questa città, e che non si è limitato ad una visita superficiale, infarcendosi di luoghi comuni la mente, Amsterdam, è ben altro che la " Venezia dei poveri" come spesso viene definita, la sua vivace tranquillità, eterna dicotomia, di questo paese, ci accompagna nell’arco dell’intera giornata, regalandoci la consapevolezza di essere alla presenza di una città capace di non stancare e soprattutto di non deludere le aspettative di nessuno. Riesce ad essere un polo d’attrazione non solo per i giovani viveurs alla ricerca di quel tanto di trasgressione che basta a rendere la propria vacanza speciale, ma anche per artisti, pensatori e per tutti coloro che cercano un sano e distensivo relax infarcito d’arte e cultura.

Il senso di libertà e di tolleranza che possiamo annusare per le sue strade è davvero unico e tale ha fatto diventare la città che lo ospita. Ad Amsterdam, si dice, si può fare davvero di tutto. Una città capace di sposare la modernità del ventunesimo secolo con le atmosfere classiche del seicento.

Siamo appena usciti dalla stazione centrale, collegata perfettamente all’aeroporto, dal quale ogni 15 minuti circa, parte un treno che lo collega alla città, c’imbattiamo in ragazzi di mezza Europa che con estrema disinvoltura cercano i coffeshop, coppie gay che passeggiano mano nella mano, e soprattutto ciclisti che sfrecciano a gran velocità.

Qui l’uomo e la bici vivono una speciale simbiosi, quasi a renderli un tutt’uno, creando una nuova figura mitologica, mezzo uomo e mezzo bici, ovunque guardiamo, non vediamo altro che gruppi di bici che schizzano da una parte all’altra della città, ci lasciamo facilmente coinvolgere e la adottiamo come nostro mezzo di locomozione, il giro inizia; le nostre bici ci guidano agilmente lungo i canali e i ponti, più di 500, che caratterizzano la città, la visione è di quelle che restano non solo nella mente ma anche nell’anima le sue forme i suoi profumi i suoi colori si armonizzano con il tutto, tanto da renderla quasi surreale, le vetrate mollemente adagiate lungo le strade si specchiano narcise nelle acque dei suoi canali quasi a volercisi tuffare, lasciandosi tranquillamente penetrare nella loro intimità, come ad invitarti all’interno delle tipiche abitazioni olandesi

Pedalando, pedalando, arriviamo di fronte al Nemo, nei docklands di Oosterdok, l’edificio di Renzo Piano dedicato alla scienza, ci colpisce la sua caratteristica forma a relitto, e l’enorme coda di turisti nell’attesa d’entrare, l’impresa è al limite dell’impossibile, a patto che non si possegga la pazienza del mitico Giobbe, è il nostro primo giorno, e non abbiamo voglia di trascorrerlo in fila, inforchiamo nuovamente i nostri "bolidi" e ci spingiamo fino al The Pijp, uno dei quartieri cool di Amsterdam, il suo cuore multietnico, ospita il mercato all’aperto più grande della città l’Albert Cuypmarkt, cominciamo a sbirciare qua è la e ci rendiamo conto che qui è possibile trovare di tutto, anche l’impensabile, la folla ci trasporta da un banchetto all’altro, trascinandoci con la forza di un fiume in piena, restiamo meravigliati come dei bambini in un negozio di giocattoli, il tempo passa e neppure ce ne rendiamo conto, usciamo dal mercato ed ancora frastornati, c’imbattiamo in una comunità di artisti che ripercorre il cammino di Mondrian che qui ha vissuto, li vediamo intenti a dipingere per la strada tra ristoranti di Kebab, e negozi indiani.

Ormai siamo diventati dei provetti ciclisti, dopo aver evitato un paio di catastrofici incidenti, visto che qui le bici hanno il freno a pedale, ma fatta l’abitudine si va tranquilli…. …..o quasi.

Il nostro "tour di Amsterdam" continua vogliamo assolutamente visitare il Van Gogh Museum, in Paulus Potterstraat N°7 (Quartiere dei Musei).

Con i suoi oltre 200 dipinti e 550 tra disegni e acquerelli, rappresenta una delle più grandi collezioni mondiali dedicate al pittore olandese, ed una meta cult per tutti gli amanti dell’arte.

Ubicato nel moderno edificio costruito su progetto di Gerrit Rietweld, il museo si sviluppa su 3 piani, presentando le opere dell'artista in ordine cronologico, in modo da evidenziare i diversi periodi attraversati da Van Gogh, dai Mangiatori di patate al soggiorno Parigino, dal periodo impressionista di Arles alle ultime opere che lo resero precursore del Movimento Espressionista.

Ancora uno scatto, la prossima tappa, "mi sembra di sentire, già il commento di De Zan", è dinanzi al Rijksmuseum, in Stadhouderskade 42 (Quartiere dei Musei).

E' il più grande museo d'Olanda, con più di un milione di visitatori all'anno. Offre un’estesa panoramica sull'arte olandese, dalle prime pale medievali ai capolavori del Secolo d'Oro (Vermeer, Rembrandt, Van Ruysdael ecc).

E’ ora di far ritorno al nostro albergo, e con meno grinta dell’andata, ci avviciniamo a lente pedalate, gustandoci il tramonto riflesso nei canali, abbiamo bisogno di una bella doccia rigenerante, che ci dà la carica per affrontare nel giusto modo la serata che ci attende.

Usciamo dall’albergo e lo spettacolo che la città di notte ci dona, con i suoi ponti illuminati dai lampioni in ferro battuto, con gli strani giochi di colore che ci offrono i canali colpiti dalle luci variopinte, è di quelli da fiaba.

L’incantesimo si rompe solo dopo il passaggio di un gruppo di ragazzini che lasciano attoniti i passanti con le loro acrobazie con lo skate; voltiamo l’angolo e ci troviamo in uno dei quartieri più famosi al mondo, il Red Light District, il mitico quartiere a luci rosse, passiamo davanti a donne in vetrina di ogni etnia che offrono i loro ehmmmm…. "servigi", da rammentare che in questo posto non è consentito fare foto alle ragazze, potrebbe causarvi problemi e la distruzione del rullino stesso. L’aria comincia ad avere un forte odore di cannabis (Cocaina, eroina, ecstasy etc sono proibite. Acquistarle è reato. Inoltre i turisti tendono ad essere facile esca di malintenzionati che tentano di vendere loro droghe che poi risultano essere banale detersivo, zucchero, tavolette masticabili) mentre continuiamo a camminare e ci avviciniamo sempre di più in Leidseplein, uno dei posti con la più alta concentrazione di locali e di movida notturna, dove un gruppo di ragazzi si diverte con la break-dance attirando l’attenzione dei passanti che in pochi secondi si uniscono alla festa improvvisata per la strada, questa non è l’eccezione, bensì la regola; per le vie di Amsterdam, pur se bisogna rispettare regole ferree, infatti, anche nei quartieri più hot c'è gente che vi abita e che di notte gradirebbe riposare...e le multe sono sempre in agguato e molto salate, la gente si incontra comunica e si diverte creando un clima che difficilmente possiamo ritrovare in altre città.

La fame comincia a far sentire i suoi morsi, e siccome Amsterdam è un connubio di culture che non gli consentono di avere un piatto tipico da degustare, scegliamo la cucina Giapponese, e nello specifico optiamo per un ricchissimo piatto di Teppan Yaki un misto di carne, pesce e verdura cotti alla piastra, preparato con grande maestria dai cuochi del Hosokawa, uno dei ristoranti più trendy della città.

Ora siamo pronti a farci prendere dalla night fever, il nostro giro per i locali inizia dal The Vibing, locale dai toni molto alti, estremamente sofisticato in ogni suo aspetto, dall’arredo sino ai barman, tutto è curato nel minimo dettaglio, restiamo il tempo necessario per bere qualcosa e godere di una musica house selezionatissima. La nostra curiosità ci spinge oltre, e passiamo al Lux, molto piccolo ma curatissimo anch’esso, sembra di stare in un salotto di casa, anche qui la musica la fa da padrona, ed il bello di questa città, è che se hai voglia di ballare, puoi farlo tranquillamente in uno di questi locali dove cocktail e dj vanno a braccetto, e non necessariamente nei club, basta un po’ di musica e la compagnia giusta et voilat…. il ballo è servito e con esso un sano divertimento.

La notte e lunga e noi abbiamo voglia di viverla, e qui hai solo l’imbarazzo della scelta, se sei un patito dell’atmosfera modaiola, allora ti consigliamo il Suite, frequentatissimo da vip di ogni categoria, chi ama scatenarsi con il dance la meta di rito è il Twstd, mentre per gli amanti dell’etno-chic, il ritrovo principe è il Jimmy Woo. Noi, ingordi come al solito, li giriamo tutti lasciandoci trascinare dall’euforia e dalla curiosità.

Il giorno dopo è davvero un Day after….. con tutte le conseguenze di rito, ma il nostro giro per la bella città Olandese non è ancora finito, abbiamo ancora un sacco di cose da vedere. La doccia purtroppo non ci è di grande aiuto, e neppure la ricca colazione a base di pannekoeken, omelette dolci o salate con farcitura a nostro piacimento. Risalire in bici è davvero dura, le prime pedalate ricordiamo il mitico Handy Cap quando tornava a casa dopo la sbornia con gli amici…….. lentamente cominciamo a carburare ed il nostro nuovo giorno in bici può finalmente avere inizio.

Nel nostro girovagare arriviamo fino a Jodenbreestra 4 dove c’è il Rembrandthuis museum, o più semplicemente la casa di Rembrandt dove il pittore visse dal 1639 al 1659 è oggi un museo che raccoglie, oltre a oggetti personali, un’ampia collezione di acqueforti del Maestro e dipinti di artisti che lo ispirarono.

Lo Stedelijk Museum Amsterdam, in Oosterdoksdijk 5, il più importante museo di arte moderna e contemporanea di Amsterdam con opere che vanno dal 1850 ai giorni nostri. Espone mostre permanenti e temporanee, sculture, dipinti fotografia etc, e tanto per fare qualche nome Ricasso, Manet, Mondrian, Cezanne, Matisse….

(Da giugno 2004 la sede del museo è stata trasferita nel vecchio Ufficio delle Poste poco distante dalla Stazione Centrale).

Una delle mete che non si può assolutamente mancare qui ad Amsterdam è la Anne Frank Huis, in Prinsengracht 267 nel quartiere Jordaan, vicino alla Westerkerk Nel retro di questa casa si nascosero Anne Frank e la sua famiglia per più di due anni durante la Seconda Guerra Mondiale. Qui scrisse il suo famoso diario, esposto nella collezione permanente del Museo.

Ultima tappa per concludere il nostro giro dei musei è il Venustempel in Damrak 18 è il primo ed il più grande museo al mondo dedicato al sesso e alle sue rappresentazioni.

Espone centinaia di opere dall’epoca classica ad oggi.

Anche questa lunga giornata, in cui il callo del ciclista ha fatto la sua parte, volge al termine, lasciandoci da un lato esausti e dall’altro estremamente appagati rinfrancati nello spirito, quello che abbiamo visto qui ha accarezzato sia la parte ludica sia quella culturale del nostro animo e nessuna delle due è rimasta delusa.

Con meno vigore del giorno precedente ci prepariamo a trascorrere una nuova serata in giro per i locali, questa volta ci spingiamo verso un dedalo di stradine non lontano dal Damrak, queste nascondono un gran numero di locali di gran fascino, i mitici Bruin cafè centro della vita notturna qui ad Amsterdam, ed anche uno degli ultimi baluardi della cultura olandese, chiudiamo la serata con i coffee-shop questi sono qualcosa di unico, ricercatissimi dai ragazzi di tutta Europa, in questi luoghi è ufficiosamente consentito consumare sia marijuana che haschish.

L’indomani la sveglia è d’obbligo, altrimenti biologicamente ci sveglieremmo a notte inoltrata, la giornata è dedicata allo shopping ed ai regali demenziali da portare agli amici.

Generalmente i negozi qui sono aperti della 9 alle 18, Amsterdam è rinomata per essere il regno dei fiori, degli articoli da cartoleria e dell’antiquariato, nonché di tutto quello che ruota intorno al eros, quindi non abbiamo che da sbizzarrirci alla ricerca di qualche chicca. Le strade commerciali per antonomasia sono Kalverstraat e Nieuwendijk, qui hai solo

l’imbarazzo della scelta, i negozi offrono tutto quello che lo scibile può concepire dal piccolo oggettino particolare, fino all’arredo completo di una camera in stile classico.

Nel quartiere più chic, il Jordan, trovi le classiche botteghe dei rigattieri che attirano orde di turisti alla ricerca del "pezzo pregiato", le migliori oreficerie, ed ogni altro tipo di curiosità, è anche il regno dei vintage victims, infatti qui c’è la più alta concentrazione di negozi che trattano l’argomento.

Continuiamo a girare come trottole impazzite,

uscendo da un negozio ed entrando immediatamente in un altro alla ricerca dei mitici cadeau da presentare agli amici, per quelli più spiritosi abbiamo fatto incetta di mutande commestibili alla piñacolada acquistati da Artica in Raadhuisstraat 2, e di sexy toys…… diciamo spiritosi!. Per gli altri abbiamo optato per i gadget per la casa in stile psichedelico. Qui hai solo da mettere in moto la fantasia, il resto ti viene offerto dalla città.

Prima di ripartire dobbiamo vedere il mitico Bloemenmarkt l’unico mercato galleggiante d’Europa specializzato in bulbi e sementi.

VADEMECUM DEL VIAGGIATORE

PARTENZE

Alitalia  848/865642 volo A/R da €107. Con Klm  199/414199 da €99, la tariffa più economica Virgin Express  848/390109 da €19.

DORMIRE

Per quanto riguarda quest’aspetto dobbiamo precisare che purtroppo qui gli alberghi sono molto cari, a meno che non si decida di dormire in una houseboat. Canal House Hotel in Keizersgracht 148 una suntuosa residenza del seicento. Doppia da €190  0031/20/6225182.

Bilderberg Hotel Jan Luyken in Jan Luykenstraat 58, con un wine bar a due passi dall hall. Doppia da €220  0331/20/5730730. Se invece siamo alla ricerca di un posto più bohémien è d’obbligo l’Hotel de Filosoof in Anna van den Vondelstraat 6, con 38 camere ognuna dedicata ad un filosofo. Doppia a €115  0031/20/6833013

MANGIARE

Hosokawa in Max Euweplein 22 tutte le delizie della piastra in perfetto stile nipponico a circa €45 da non perdere! Cineac in Reguiliersbreestraat 31-33 offre una cucina globale ed è uno dei posti più frequentati dai vip €60. Il Pancake Barkery in Prinsengracht 191 è il posto dove puoi degustare i classici pancake sia dolci che salati €20 con i drink.

DA VISITARE

Da non perdere il Bloemenmarkt, il mitico mercato galleggiante, Venustempel in Damrak 18, l’eros visto a 360°

VIVERE LA NOTTE

Vibing in Raamstraat 27 dal design minimalista offre un ambiente estremamente accogliente e "nulla" viene lasciato al caso. Twstd in Wateringschans 157 è il locale per tutti gli amanti della dance, la sua particolarità è che cambia il dj ogni sera. Il Werck in Prinsengracht 277 propone musica breakbeat e house. Jimmy Woo in Korte Leidsedwarsstraat 18 il più lussuoso dal chiaro gusto cosmopolita offre hip hop e garage. Il Joia in Korte Leidsedwarsstraat 45 e il Lux in Marnixstraat 403, qui possiamo respirare le splendide atmosfere retrò in perfetto stile Moulin Rouge". Melk Weg in Lijnbaansgracht 234 A, è il posto dove poter vivere live tutti i concerti e le performances di artisti vari, il calendario degli eventi lo trovi sul sito  www.melkweg.nl

DA SAPERE

Vietato camminare sulle piste ciclabili
I percorsi per le biciclette sono ben contrassegnati, evitate di camminarci o sostarci. Ricordatevi che in Olanda le biciclette hanno la precedenza...su tutto!

 

Vietato fumare sui treni e nelle stazioni. Niente alcohol in strada
è vietato consumare alcolici per strada (l'unico giorno in cui è consentito è il Queen's Day). Per evitare multe, finite il vostro drink all'interno del club o pub in qui l'avete acquistato, Vietato l’ingresso ai minorenni nei coffeeshop.


 

 

 

 

 
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