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MANDARINO 
			 
			Con il termine Mandarino viene 
			designato un gruppo differenziato di agrumi di grande rilevanza 
			economica a livello mondiale, si potrebbe affermare seconda solo 
			all'arancio. 
			Il Citrus nobilis, questo è il 
			suo nome scientifico, è una pianta da frutto della specie 
			citrus, e appartiene alla famiglia delle Rutacee. È uno dei tre 
			agrumi, insieme al cedro ed al pomelo, da cui si pensa  derivano 
			tutte le altre specie di agrumi. Tuttavia la specie citrus più 
			diffusa al mondo rimane l’arancio. 
			Il mandarino è una pianta il cui arbusto è alto più di due metri, in 
			alcune specie può raggiungere i quattro metri. possiede foglie piccole e profumate. Il frutto è di forma sferica, un e schiacciato 
			a i poli, e di facile raccolta. La buccia arancione racchiude una  
			polpa di colore arancio chiaro, con albedo sottile e costituita da 
			spicchi facilmente divisibili, molto succosa e dolce. La buccia è di 
			colore arancione, sottile e profumata e si caratterizza per  un' 
			albedo molto rarefatta e ruvida che permette una facile 
			sbucciatura del frutto. Può capitare  che  la buccia si distacchi 
			dall’interno anche prima della raccolta del frutto dal ramo, facendo 
			sembrare il mandarino "ammaccato". Per questo motivo è la 
			sbucciatura a mano è estremamente semplice. Un albero adulto può 
			dare da 400 a 600 frutti all’anno. 
			La varietà Citrus reticulata è 
			originaria dell'Indonesia ed dell'India ed è quella giunta prima in 
			Europa. Tuttavia La varietà  originale del mandarino è il Citrus 
			nobilis e giunge dal Giappone e dalla Cina. Tale suddivisione è 
			addotta per motivazioni di carattere  puramente geografica, poiché 
			le due specie non si trovano grandi disuguaglianze. Alla prova dei 
			fatti, questo dato dimostra l’abilità del mandarino nel conservare 
			inalterate le proprie qualità nel corso della storia. Ad oggi 
			esistono decine di varietà di mandarino, ma si tratta di derivati 
			conseguiti tramite selezione e altre tecniche artificiali di 
			produzione. Quando il frutto arrivò sulle sponde del  Mar 
			Mediterraneo lo si credeva di origine cinese. Fu chiamato come gli 
			alti funzionari dell’impero cinese per via della sua provenienza, la 
			sua raffinatezza ed il suo pallore che richiamava nelle persone, con 
			una sottile vena ironica, tale immagine. 
			Esistono diverse tipologie di 
			mandarino. Il sastuma, coltivata in America e anche in Sicilia, 
			l’Avana e il già citato Reticolata, meglio conosciuto come 
			mandarancio. Alcuni esperti, specialmente americani, includono tra i 
			mandarini anche le clementine, ma la catalogazione è molto 
			dibattuta. Le clementine sono in realtà un ibridazione fra il 
			mandarino e l'arancio amaro, per cui si potrebbero catalogare 
			ugualmente tra gli aranci. 
			I mandarini sono abitualmente 
			consumati come frutta fresca o di lavorati per la preparazione di 
			frutta candita e marmellata. Dalla buccia si estrae un olio che di 
			colore giallo oro leggermente fluorescente,utilizzato nella 
			produzione di liquori. È un liquido a base di limonene, spesso 
			sofisticato con l'olio ricavato dal frutto intero non maturo. La 
			polpa invece è ricca di vitamina C e acqua.  
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