Correre nel verde Cucina e dintorni: alimenti, ricette, articoli e informazioni sull'enogastronomia - Correre nel verde direttore responsabile Giorgio Gandini


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CUCINA UMBRA

Quando parliamo della cucina Umbra dobbiamo ricordare la presenza nella tradizione umbra dei lasciti enogastronomici delle numerose civiltà e in maniera indiretta alle innovazioni sociali che queste hanno lasciato a questi territori. Nell’età antica sulle colline umbre hanno dominato gli agricoltori Etruschi prima e i Romani poi, nel medioevo l’Umbria divenne il territorio dei monasteri dei francescani. Si tratta di luoghi che non solo mossero le coscienze, ma in cui si lavorava molto per esaltare la cucina “povera”, ovvero con quello che la terra donava in maniera diretta.

L’unione e la reciproca influenza che questi tre stili diversi del mangiare hanno avuto tra loro, sono le reali radici della cucina tradizionale umbra.

Parlando dei vari piatti di queste terre, la pietanza che fa da padrona sulle tavole umbre è certamente la carne. Ritorniamo ai seguaci del poverello di Assisi e ai loro allevamenti, da lì deriva la tradizione della carne suina. Dal maiale infatti si ricavano le spiedate di lonza, di salsicce e di fegatelli con la rete. Non è possibile poi dimenticarsi della porchetta, una specialità diffusa in tutta Italia ma che ha le sue radici in Umbria. Anche la porchetta si prepara in maniera semplice: il maiale, che deve essere magro e svezzato, viene arrostito intero nel forno a legna, al suo interno per condirlo, una serie di spezie saporite.

Anche la tecnica per preparare gli altri piatti di carne ricorda la semplicità contadina e monastica degli antichi abitanti dell’Umbria, infatti, si usa principalmente la griglia e lo spiedo, cuocendo la carene sul fuoco e aggiungendo null’altro che spezie aromatiche.

Anche i  pesci, rigorosamente di acqua dolce, dato che questa Regione non ha sbocchi sul mare, fanno una discreta figura all’interno della tradizione culinaria umbra, il Tevere e i grandi laghi vulcanici forniscono lucci, tinche, carpe, coregoni, anguille e persico.

Parlando dei primi piatti notiamo come comunque il prodotti tipici rispettino la tradizione di essere naturali e semplici, le due regole auree della cucina francescana. Per primo vogliamo ricordare il “Tortino di patate con lenticchie e tartufo bianco”. Si tratta di un tortino di patate condite con funghi e erbe aromatiche, servito con un fondo di lenticchie e cosparso di tartufo bianco.

Altro piatto importante creato con i prodotti della terra è la minestra di ceci e farro. Grazie alle indagini storiche sappiamo che il farro veniva coltivato in Umbria già dagli Etruschi.

Proprio per la lunga presenza nella storia umbra a questo cereale è collegata un’altra ricetta, quella del farro al prosciutto. In questo piatto si consumava l’osso del prosciutto appena terminato, inserendolo all’interno di una minestra.

In generale possiamo dire che la cucina umbra è composta principalmente da cibi genuini, gustosi e semplici. Infatti se si va a vedere bene, la maggior parte delle ricette tradizionali vengono fatte o con prodotti della terra come il farro e le lenticchie, ed il tartufo, oppure tramite gli animali che una volta si allevavano, come il maiale o la cacciagione. Parlando di cucina umbra infine non si può non citare il tartufo. In queste terre vengono prodotte diverse specie di tartufo: il nero, che è quello più pregiato, la varietà parecchio usata dello scorzone che è prettamente estiva, terminando l’excursus con il profumatissimo bianco.