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		anfibi 
		
		Gli anfibi sono animali della classe dei vertebrati che vivono la loro 
		esistenza sia nell'acqua che sulla terraferma. Tra le specie più note di 
		questo regno possiamo citare le rane e le salamandre. 
		
		Sono degli animali da delle origini antichissime, si pensa che siano i 
		primi organismi complessi che nella storia della Vita abbiano iniziato a 
		muoversi sulla terraferma. 
		
		Il fatto che non possano vivere esclusivamente fuori dall'acqua riguarda 
		il problema per il quale la loro pelle non è completamente impermeabile, 
		causando una perdita di liquidi per l'organismo. Questo stato porta 
		quindi i vari anfibi a doversi immergere periodicamente, in maniera da 
		mantenere la giusta lubrificazione. Inoltre, come poi vedremo quando 
		parleremo della crescita degli anfibi, i polmoni di questi animali non 
		sono molto efficienti, costringendoli ad aiutarsi nella respirazione 
		tramite la pelle, che assorbe dall'acqua anche l'ossigeno. 
		
		Effettivamente esistono rospi che attraversano i deserti, ma per 
		realizzare una simile impresa è necessario per loro fare una forte 
		provvista di acqua e la capacità di realizzare, in particolare per 
		difendersi durante il giorno, dei tunnel dove l'aria è maggiormente 
		umida e dunque permette una migliore sopravvivenza dell'animale. 
		
		Il maschio degli anfibi si differenzia dalla femmina sia per colore e 
		per dimensione. Un'altra differenza di genere è quella che solitamente 
		esclusivamente il maschio è in grado di emettere suoni, ovvero il noto 
		gracidio. 
		
		Per quanto riguarda la riproduzione, gli anfibi tendono a deporre le 
		proprie uova o nell'acqua o in terreni molto umidi, in quanto queste 
		sono molto fragili e si essiccano facilmente. Solitamente ogni covata è 
		abbastanza numerosa, e le varie uova sono legate tra loro tramite un 
		ammasso gelatinoso. 
		
		La fecondazione delle uova è esterna, in quanto il maschio sale sopra 
		alla femmina, fecondando i vari ovuli ogni volta che escono. 
		
		Durante l'età più giovane gli anfibi sono molto simili ai pesci e 
		genericamente vengono chiamati "girini". Questi esseri solitamente 
		respirano con le branchie, passando la giovinezza sott'acqua. In età 
		adulta gli anfibi sviluppano anche la presenza di polmoni, per 
		sottolineare che successivamente la maggior parte della vita viene 
		trascorsa sulla terraferma. Alcuni anfibi non realizzano questa 
		metamorfosi, restando con le branchie per tutta la vita. Questi animali 
		appartengono alla famiglia dei "Perennibranchiati". 
		
		In ogni caso proprio da questa netta distinzione tra giovinezza e 
		maturità, con un cambiamento così netto di habitat, ha portato al nome 
		di questa classe. Infatti anfibio deriva dal greco e significa "doppia 
		vita". 
		
		Per dare una generica descrizione anatomica degli anfibi, possiamo dire 
		che i vari esemplari sono solitamente formati da un tronco del corpo che 
		rimane distinto dalla testa all'inizio ed una coda alla fine. 
		Solitamente le zampe sono 4 (2 anteriori e 2 posteriori) fornite da 
		artigli più o meno sviluppati. 
		
		Il corpo non è solitamente fornito di corazze o protezioni particolari. 
		Per difesa alcuni anfibi sviluppano delle ghiandole secernenti sostanze 
		velenose. Come molti rettili, anche gli anfibi hanno il cambio della 
		muta, ovvero dello stato superficiale della pelle. L'epidermide, 
		inoltre, può spesso cambiare colore permettendo un certo mimetismo 
		dell'individuo. 
		
		Questi animali solitamente si nutrono di piccoli insetti, che tendono a 
		catturare con la lingua. Quest'ultima, infatti ha la capacità di essere 
		lanciata come una frusta verso l'esterno, catturando la preda. 
		
		Per descrivere in maniera più chiara gli anfibi possiamo seguire la 
		classica divisione in tre ordini: gli Anura, ovvero rane e rospi, gli 
		Apoda (o Gymnophiona), l'ordine meno ricco di esemplari, e i Caudata (o 
		Urdela), che comprende salamandre e tritoni,  
		
		Gli anfibi sono solitamente animali di non grandissime dimensioni. La 
		più grande specie che si conosce è la Salamandra Gigante che può 
		arrivare ala lunghezza di 150 centimetri. 
		
		In natura l'età media di un anfibio è di circa 15 anni. In cattività 
		possono arrivare anche a 50 anni. 
		
		La maggior parte degli anfibi sono animali in via di estinzione. Questo 
		ha anche un rapporto fondamentale anche con l'inquinamento e il buco 
		nell'ozono. Infatti una maggiore forza dei raggi ultravioletti farebbe 
		essiccare con maggiore velocità la pelle di questi animali, mettendo in 
		serio rischio la loro sopravvivenza. |