Sciacallo
Lo sciacallo appartiene al
genere canis, si divide in quattro specie e il canis aureus è la razza che più
si è adattata a vivere in diversi continenti, dalla savana africana fino ad
arrivare in Europa, ai Balcani, dal continente asiatico fino al mar Caspio.
Lo sciacallo lo ricordiamo
anche per le rappresentazioni che ne facevano nell’antico Egitto il dio Anobi,
raffigurato con corpo umano e la testa da sciacallo.
Lo sciacallo è un mammifero
carnivoro, è un predatore e si ciba soprattutto di carogne, di piccoli
predatori, rettili pesci uccelli o bacche. Come tutti i canidi, vive in gruppi
formati da maschio e femmina e cuccioli almeno fino a un anno di età, ma possono
vivere con loro anche gli esemplari della cucciolata precedente.
Si possono formare anche gruppi
più grandi ma al massimo si può raggiungere in un gruppo l’unione di sei coppie.
Esistono 4 specie di sciacallo:
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Sciacallo striato – canis adustus – vive in Africa, raggiunge un’altezza di
45 cm circa e raggiunge una lunghezza di 80 cm, mentre la coda può misurare
fino a 35 cm. Il colore del suo pelo va dal rosso intenso sul dorso, fino ad
arrivare al giallo della pancia.
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Sciacallo dorato – canis aureus – vive anch’esso in Africa ed è quello che
si è adattato meglio all’ambiente ed è in espansione in più continenti e
negli ultimi anni è stato avvistato anche in Italia.
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Sciacallo dalla guadalgrappa – canis mesomelas – è il più somigliante alla
volpe, ha il pelo grigio sul dorso, mentre sui fianchi presenta un pelo di
colere rosso chiaro.
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Infine abbiamo il canis simensis vive in Etiopia, viene considerato uno
sciacallo. E’ l’unica specie n via di estinzione , mentre tutte le altre
specie si sono adattate perfettamente e sono invece in crescita demografica.
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