Trota
(salmo trutta)
La trota (Salmo
trutta), uno dei pesci più conosciuti ed apprezzati sia dal punto di vista
ambientale che da quello gastronomico, appartiene alla famiglia dei Salmonidi
(ordine dei Salmoniformes).
Tra le sue file,
annovera molte sottospecie diverse che si trovano in Islanda, nei paesi
che si affacciano nel Mediterraneo, in Marocco anche nel versante atlantico
ed Asia minore e centrale.
Vive solo in
acque pulite, perché molto sensibile all’inquinamento.
Di norma, è un
pesce d’acqua dolce, ma appartenendo alla famiglia dei Salmoni, può adattarsi
a vivere in acque modestamente salate.
Una sottospecie
che risponde a questa caratteristica, è la trota di mare che vive nel Mar
Nero, nel Mar Caspio e nell’Oceano Atlantico, mentre è assente nel Mediterraneo
con l’eccezione dell’Adriatico).
Oltre all’inquinamento,
un altro ostacolo al suo alto livello di adattabilità è rappresentato dall’
ossigenazione delle acque in cui vive, per questo, la temperatura dell’acqua
non deve raggiungere valori elevati mentre si trova benissimo in acque fredde
e limpide (per via della sua alta sensibilità all’idroinquinamento).
Predilige, fiumi
a correnti veloci e fredde e molto pescose; si nutre di qualsiasi tipo di
animale che possa essere da lei inghiottito (come insetti e crostacei).
Principalmente è un predatore; ha la caratteristica di cacciare prede vive,
sia in acqua che fuori (grazie a notevoli salti fuori dall’ acqua).
Nella zona in
cui si trovano le trote (o che siano fiumi o torrenti), tra di loro si viene
a instaurare una gerarchia di caccia; la trota più forte acquisisce
il privilegio, di scegliersi la posizione più favorevole per procurarsi
il cibo. Questo ovviamente va a discapito delle trote più deboli, che vengono
relegate in zone dove il flusso di prede è molto basso.
Per quanto concerne
i metodi e tecniche di caccia, la trota tende a portarsi in posizioni strategiche
(esempio dietro un grosso masso) per poter sfruttare al meglio, l’ ausilio
delle correnti. Se le prede si trovano in superficie, con uno spettacolare
ed efficace salto, si avventano su di loro.
Tale pesce, è
un raro esempio, di cannibalismo nel regno animale; infatti in determinate
condizioni, si ciba di propri simili più piccoli.
Si differenzia
dal salmone, per la sua forma tozza, caratterizzata per essere compressa
ai lati ed avere una forma allungata (tra i 15 e i 20 cm ed in condizioni
ottimali, può variare tra i 25 e i 55 cm); è dotata di una notevole struttura
muscolare, che le permettono una poderosa spinta durante la nuotata.
Ha una bocca
molto ampia, che finisce dietro gli occhi; ha molti piccoli denti (anche
sulla mascella, palato e lingua), per facilitare la cattura delle prede.
La trota, oltre
alle pinne dorsale e caudale, è provvista di un’ ulteriore pinna, detta
adiposa, situata tra di esse. Il fattore ambientale influisce sulla livrea
di tale pesce, creando così, ulteriori combinazioni di colore che danno
vita a differenti tipi di trote.
Tra i vari tipi
ricordiamo i seguenti:
-
La trota
di mare: di colorazione argentata, con macchie scure.
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La trota di lago: colorazione simile a quelle di mare.
-
La trota di montagna (fario): colorazione sul bruno verdastro
od oliva, con punti neri, arancio e rossi; a volte possono avere
gradazioni che tendono al dorato (arancione e giallo molto acceso).
La trota di mare e quella di lago possono superare il metro di lunghezza,
mentre la fario si ferma sui 50 cm.
Il peso della trota può andare da un minimo di 300-500 grammi (torrenti
di montagna) ad un massimo di 15 kg in determinate zone dove la componente
ambientale e la quantità di cibo siano ottimali.
La trota salmonata, non è una un’altra sottospecie di questo pesce, ma un
esemplare chiamato così per via del suo colorito rosa (simile al salmone
per la colorazione), a volte ottenuto in modo artificiale negli allevamenti,
con una determinata dieta.
Durante i mesi di settembre ed ottobre, si ha il massimo splendore della
sua colorazione; questo periodo, coincide anche con l’attività riproduttiva,
chiamato anche periodo della frega (perché le femmine della trota fregano
con la coda, il fondale in modo da creare avvallamenti dove poter depositare
le uova).
Per le trote fario, il periodo della frega ( che inizia al compimento del
secondo anno di vita), va da ottobre a febbraio; ogni femmina produce circa
duemila uova, che si schiuderanno dopo circa trenta giorni.
Le uova delle trote di lago, sono di color giallo ed hanno dimensioni
simili ai piselli; vengono poi deposte in buche scavate nella sabbia dei
torrenti.
La trota di lago, è una preda molto ambita dai pescatori per via della sua
carne molto pregiata.
Nel campo della pesca, la trota è un bottino molto ricercato; per pescarla
si utilizzano molte tecniche tra cui troviamo : pesca alla trota a Spinning,
pesca alla trota al tocco, pesca alla trota a galla, pesca alla trota con
esca morta e la pesca alla trota col verme.
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