GRACULA RELIGIOSA

È
un uccello dal bellissimo piumaggio nero lucente con riflessi violacei,
fornito di un forte becco giallo-arancio e robuste zampe di colore
giallo; presenta pieghe cutanee gialle, ai lati della testa, a partire
dalla base degli occhi; il suo corpo è tarchiato, la coda è breve e le
ali sono arrotondate
La sua particolare caratteristica è quella di imitare
la voce umana persino nella sua inflessione.
Vive allo stato naturale nelle regioni montuose
dell’India e di Ceylon ed è meglio conosciuta con il nome volgare di
"Merlo parlante" o "Merlo indiano" o "Maina"; quest’ultimo appellativo
rappresenta la traduzione letterale del termine volgare inglese
mynah.
Il nome "Gracula religiosa", invece, fu attribuito da
Linneo che lo mutuò dal latino (in latino tardo il sostantivo gracula
significa cornacchia); l’illustre naturista la chiamò gracula per
la sua superficiale somiglianza con il gracchio, religiosa perché
ritenuto, dagli asiatici, un uccello sacro perché fornito di parola.
Le gracule ospitate in voliera si nutrono con un
apposito mangime, che si acquista già confezionato, integrato da frutta
fresca e matura; gradiscono larve d’insetti, in particolare quelle della
farina.
Si addomestica molto facilmente, ha un’indole vivace
ed una spiccata capacità di apprendere (soprattutto nei primi anni
d’età), imitare i suoni e le voci, fischiare e cantare.
Ama molto bagnarsi: è indispensabile quindi una
vaschetta piena di acqua pulita, sempre pronta per le abluzioni che la
gracula fa con molta cura accompagnandosi con versetti gutturali
rallegranti.
Tenute all’aperto (sopportano bene il clima italiano)
le gracule dimostrano una maggiore vivacità ed in tal caso la voliera
dovrà essere dotata di un settore in muratura che funga da riparo
durante la notte o quando il tempo non è buono.
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